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29 novembre 2014 6 29 /11 /novembre /2014 16:06
Al Triennale Design Museum di Milano la prima grande monografica dedicata all’eclettico artista: oltre mille opere documentano la sua ricerca sul rapporto tra individuo e ambiente lungo un arco temporale di cinquant’anni

Architetto, artista, designer, docente e teorico, cineasta e attore, editor, musicista e fumettista, Ugo La Pietra è un progettista eclettico da cinquant’anni. Il Triennale Design Museum di Milano, dal 26 novembre al 15 febbraio 2015, dedica al suo lavoro la prima grande mostra monografica, curata da Angela Rui, tappa di una più ampia indagine avviata dalla direttrice del museo, Silvana Annicchiarico, per rivalutare autori non allineati, eretici, sommersi.

Osservatore critico della realtà e delle sue contraddizioni, dal 1960 La Pietra ha intrecciato la sua ricerca a momenti molto significativi della storia contemporanea, dalla Contestazione all’avvento della comunicazione di massa alla globalizzazione. In termini teorici la sua complessa ed eterogenea attività risulta di difficile collocazione critica e disciplinare, interpretabile come una lunga militanza all’interno della categoria dell’anti-progetto.

La Pietra utilizza se stesso, il proprio corpo, gli amici, la propria casa, la città e il Paese per narrare il rapporto individuo-ambiente. Il percorso espositivo, dal titolo “Progetto disequilibrante”, procede per ricerche e sperimentazioni, oggetti e ambienti, partendo dalle origini concettuali del suo pensiero, per illustrare la progettazione dello spazio e della realtà.

L’itinerario propone una selezione di oltre mille opere, corredate da documenti e materiali audiovisivi e sonori, offrendo la possibilità di una lettura globale della produzione di Ugo La Pietra ed evidenziando il suo aspetto umanistico. La sua cosmologia progettuale viene messa in scena in un allestimento pensato dallo stesso autore, con progetto grafico di Pomo e videoinstallazioni di Lucio Lapietra. Il catalogo è pubblicato da Corraini Edizioni.

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31 ottobre 2014 5 31 /10 /ottobre /2014 12:54
Emily Sutton, Highland Games
Emily Sutton, Highland Games

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A Sàrmede la trentaduesima edizione della Mostra Internazionale di Illustrazione per l'Infanzia, DEDICATA un Tradizioni e leggende Scozzesi

Dal 26 ottobre al 18 gennaio la Casa della Fantasia di Sàrmede (Treviso) ospita la trentaduesima edizione dellaMostra Internazionale di Illustrazione per l’Infanzia. Il focus quest’anno è sulle fiabe scozzesi, l’ospite d’onore è l’artista fiorentinoGiovanni Manna.

La sezione centrale, “Panorama”, dedicata all’editoria, vede la partecipazione di trenta illustratori e dei loro libri: Jorge Gonzalez, Mariana Ruiz Johnson (Argentina), Anton Van Hertbruggen (Belgio), Yara Kono, Renato Moriconi (Brasile), Cho Won hee (Corea), Isabelle Arsenault, Delphine Chedru, Gaetan Doremus, Vanessa Hie, Magali Le Huche, Frederick Mansot (Francia), Satoe Tone (Giappone), Bhajju Shyam (India), Nooshin Safakhoo (Iran), Gianni De Conno, Marina Marcolin, Eva Montanari, Giulia Orecchia, Arianna Papini, Maurizio Quarello, Giovanna Ranaldi, Giulia Sagramola (Italia), Andre Letria (Portogallo), Jesse Hodgson (Regno Unito), Emilio Urberuaga (Spagna), Erin E. Stead, JooHee Yoon (Stati Uniti), Piet Grobler (Sud Africa), Adrienne Barman (Svizzera).

La sezione tematica propone, in collaborazione con l’Edinburgh College of Art e l’autrice scozzese Vivian French, l’appuntamento “Dodici mesi in Scozia”, un viaggio per immagini nelle tradizioni scozzesi illustrato da Anine Bösenberg, Laura Clark, Laura Darling, Hannah Foley, Jonathan Gibbs, Alexander Jackson, Cate James, Amy Johnston, Philip Longson, Kasia Matyjaszek, Kate McLelland, Eilidh Muldoon.

Altra iniziativa, incentrata sul paesaggio, è “Viva la Scozia”, con Anine Bösenberg, Anna Forlati, Jonathan Gibbs, Philip Giordano, Kate Leiper, Giovanni Manna, Marina Marcolin, Kate McLelland, Domenica More Gordon, Lucie Müllerová, Marco Paschetta, Marco Soma, Emily Sutton, Francesca Zoboli.

Altre illustrazioni di fiabe e leggende scozzesi sono realizzate dagli artisti dell’Edinburgh Printmakers: Mina Braun, Laura Davis, Catherine Hiley, Keith Thompson, Gerry Turley. La collana editoriale “Le immagini della fantasia”, infine, pubblica il volume Il Canto delle Scogliere, fiabe e leggende dalla Scozia, con illustrazioni di Anine Bösenberg, Philip Longson, Lizzy Stewart (Regno Unito), Clotilde Perrin (Francia), Miguel Tanco (Spagna) Aurora Cacciapuoti, Giovanni Manna, Marina Marcolin, Marco Paschetta, Marco Somà (Italia), con la collaborazione dell’Edinburgh College of Art e dello Scottish Storytelling Centre di Edimburgo.

Tra gli altri eventi della Mostra il cinquantesimo anniversario del capolavoro di animazione di Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati La gazza ladra, nato nel 1964 su musica di Gioachino Rossini; in esposizione i rodovetri della danza della Gazza restaurati da Antonella Abbatiello.

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23 settembre 2014 2 23 /09 /settembre /2014 20:25

Lo Stadio di Domiziano, l’area archeologica situata sotto Piazza Navona recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta al pubblico, presenta “Gladiatores e Agone Sportivo - Armi e Armature dell’Impero Romano”

Promossa ed organizzata dallo Stadio di Domiziano, l’esposizione si pone come un ‘viaggio’ emozionante ed avvincente nella gladiatura, una delle più caratteristiche e affermate espressioni della cultura di Roma antica.

 

La collezione ricostruita dall’Arch. Silvano Mattesini (Associazione Archeos) è ora integrata nel sistema espositivo dell'area archeologica.
Unica nel suo genere, la raccolta comprende corazze, elmi, spade, scudi, schinieri, cinture, cingula e maniche di protezione: oltre 300 esemplari.

Ordinata in sei diverse sezioni, l’esposizione che sviluppa il filone dell’archeologia sperimentale ripercorre la storia dell’armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all’inizio del II secolo d.C., illustrandone le diverse tipologie e seguendone l’evoluzione.
Accanto alle armi e alle armature anche tutti gli accessori utilizzati nell’agone sportivo: dai guantoni alle lance, dalle loriche da auriga ai dischi da lancio, dagli strumenti musicali dell’epoca alle maschere tragiche.

Da non perdere lungo il percorso l’armamento da parata di un personaggio della gens Flavia; gli elmi da cerimonia della caserma gladiatoria di Pompei; gli elmi da Mirmillone e da Hoplomachus e la tipologia di armamento dell’esercito romano, tanto influenzato proprio dalle esperienze gladiatorie.

Al centro della scena, chiaramente, il gladiatore la cui figura subì nei secoli un grande cambiamento: da semplice guerriero catturato dai soldati romani in battaglia a vero e proprio professionista, famoso come una ‘celeb’ di oggi. 
I giochi gladiatori divennero, infatti, un fenomeno così popolare e remunerativo che attrassero non solo uomini liberi ma anche donne, nobili romani, senatori e, anche, imperatori.
L’esposizione permette di scoprire, inoltre, le varie classi di gladiatori: dai Thraeces riconoscibili dalla loro spada ricurva agli Hoplomachi provvisti di alti schinieri; dai Sagittarii equipaggiati di archi e frecce agli Equites con lancia e spade; dai Retiarii muniti di rete e tridente ai Venatores in lotta contro le fiere; dai Provocatores armati alla maniera militare ai Mirmillones, la classe più comune di gladiatori.
E per dare ai visitatori un’idea precisa di come si svolgevano gli scontri reali, in grandi vetrine saranno rappresentate le “coppie” di combattimento, quelle che, secondo regole ben precise, si affrontavano tra di loro nell’arena: Thraex contro Mirmillone, Mirmillone contro Hoplomachus, Provocator contro Provocator...

“Il ritorno dei gladiatori allo Stadio Domiziano ha un doppio significato: vuole ricordare che i gladiatori hanno combattuto non solo al Colosseo ma anche in questo stadio e che le regole gladatorie furono codificate stabilmente proprio dall’Imperatore Domiziano dopo trecento anni di gestione privata” afferma Matteo Tamburella, Responsabile dello Stadio Domiziano.

 
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4 luglio 2014 5 04 /07 /luglio /2014 12:30

Laudetur
FESTIVAL MUSICALE TRA spiritualità e misticismo
Dalle Origini al Presente e futuro della musica.

SIENA 
15-28 luglio
8-15 novembre

Laudetur E Il Nome di ONU Nuovo Festival alla SUA prima edizione, il Che SI candida a Diventare, Nei Prossimi Anni, Prestigioso ONU Appuntamento musicale in Un Luogo Dal forte Impatto culturale ed artistico venire la Città di Siena.
Promosso dall'Opera Metropolitana di Siena con la Collaborazione di Imarts e Opera Gruppo CIVITA, Laudetur - la Popolare Espressione in latino Che sta per "sia lodato" - Sara venire il titolo Stesso suggerisce, ONU rappresentata Invito e al tempo Stesso un'imperdibile Occasione per Ascoltare musica dello Spirito in Uno scenario Quanto mai appropriato, lasciando Che le suggestioni dell'arte SI Mescolino TRA Loro e offrendo al Pubblico la possibilita di avvicinarsi e di fruire di Proposte musicali eterogenee, Che spaziano Dalla musica Più propriamente sacra, un Quella di matrice Più trascendentale e contemplativa, al repertorio della Tradizione Più classica. Il Programma del Festival SI articolerà in quattro straordinari concerti programmaticamente di tra luglio e novembre e ospitati in causa Contesti Esclusivi venire la Piazza del Duomo e il Duomo di Siena.

Si altera parte martedì 15 luglio con lo Straordinario concerto di FRANCO BATTIATO Nella Piazza del Duomo, con ONU Programma costruito Espressamente per Laudetur e incentrato Silla SUA Produzione ispirata al misticismo e alla spiritualità. Affiancato dall'Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini a cui aggiungeranno alcuni Musicisti del Gruppo di Battiato, arrivato Davide Ferrario (chitarre), Carlo Guaitoli (pianoforte e Direzione d'orchestra) e Angelo Privitera (tastiere e Programmazione) il concerto Vedrà scorrere, Tra Gli ALTRI, Composizioni venire "Secondo imbrunire", "Il Mito dell'Amore", "Segnali di Vita", "Un'altra vita", "No Time No Spazio", "statisti di Gioia", "Testamento", "Passacaglia", "Sui Giardini della preesistenza. " 
La serata del 15 luglio Sarà, poi aperta da Una Eccezionale prima Assoluta, l'esecuzione di concerto delle Nazioni Unite per santur - strumento a corde iraniana della Tradizione classica - violoncello e archi di Lamberto Curtoni, giovanissimo musicista piacentino allievo del violoncellista Giovanni Sollima, le cui Composizioni vengono eseguite da superstar della musica classica arriva il violista Yuri Bashmet e il violinista Gidon. Kremer. Sarà, PROPRIO Lamberto Curtoni una Suonare il violoncello, affiancato da Alireza Mortazavi al santur e Dagli archi della Filarmonica Toscanini, Nella prima esecuzione di "Rinnovato Mistero".

Si prosegue il 28 luglio con il concerto all'interno del Duomo di FRATE ALESSANDRO, "la Voce di Assisi", con l'Ensemble Simphony Diretto da Giacomo Loprieno. L'ormai celebre tenore francescano E riuscito nell'intento di Conciliare la Vocazione con la passione artistica, mettendo la SUA dote naturale al Servizio di ONU percorso Spirituale in musica e valorizzandola Così da Poter raccogliere Fondi necessari all'attività Missionaria Che i Francescani svolgono in Tutto Il Mondo. Nel Suo repertorio "Ave Maria" e "O sacrum convivium", a causa brani di Domenico Bartolucci, il cardinale compositore e Maestro della Cappella Musicale Pontifica Sistina Spentosi di Recente, Seguiti Dal "Panis Angelicus" di Cesar Frank, e Ancora More dovuto "Ave maria ": la prima costruita sull'immortale musica dell '" Intermezzo "della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, L'Altra Composta Dal compositore Francese Charles Gounod sul giro armonico di ONU" Preludio "di Bach.

Il Programma del Festival riprenderà poi a novembre per Gli ULTIMI dovuto Appuntamenti.

Sabato 8 novembre 2014 all'interno della Cattedrale concerto dell'Orchestra Sinfonica "Rinaldo Franci" - Città di Siena Diretta da Michele Manganelli nella sezione Un Programma Tutto Dedicato ad Uno dei Geni della musica di Tutti i Tempi, Wolfgang Amadeus Mozart, del Quale verranno lette Pagine alcune TRA le Più alte della SUA Intera Produzione, a Partire da Quella Che E all'unanimità la SUA sinfonia Più nota, la "Sinfonia in sol Minore (op. 40)". 
Con radici Che affondano nella Oltre 170 Anni di Storia e di Tradizione artistica della Città di Siena, con il Suo Alto Valore educativo, rappresenta Uno dei Punti di Riferimento della vita musicale senese. Composta prevalentemente Dai docenti e Dai Migliori Allievi dell'Istituto Franci, ESSA rappresenta also il Più ​​Importante strumento formativo per i Giovani Musicisti, SIA Durante i Loro studi Accademici Che successivamente, acquisendo Una Pratica ed Una Esperienza orchestrale Che Hanno Permesso una Tanti di Loro di occupare posti rilevanti in Istituzioni Musicali Nazionali ed Internazionali (Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Filarmonica d'Israele). Sotto la Direzione del M ° Michele Manganelli, Direttore principale, l'Orchestra ha Realizzato numerose e significative Esecuzioni collaborando con i direttori e solisti di chiara fama.

Il 15 novembre Semper all'interno del Duomo di Siena chiuderà la prima edizione del festival di Laudetur Il Direttore d'orchestra e organista tedesco Hansjörg Albrecht, con ONU Programma Dedicato a ONU Altro grande genio della musica, Johannes Sebastian Bach.

Hansjörg Albrecht Ê Direttore artistico del Münchner Bach-Chor Orchester. Dirigé inoltre regolarmente il Bach Collegium München e il CPE-Bach-Chor di Amburgo Ed. ha progettato numerosi Programmi per coro e orchestra sinfonica Creando Una tipologia programmatica Nuova e articolata. In qualita di Direttore d'orchestra collabora con diversificazione Artisti e Complessi e parallelamente Si e costruito Una Reputazione Internazionale venire organista e clavicembalista solista esibendosi provengono in vendita Important da concerto e cattedrali: a Berlino, Colonia, Amburgo, Monaco, Praga, Riga, Madrid E New York.

Quattro straordinari concerti, quattro Proposte musicali di Primaria Importanza, al Festival delle Nazioni Unite Che vuole sottolineare l'Importanza della Riflessione, dell'approfondimento Interiore e della devozione. QUESTO E Laudetur, ONU Festival Che suona gia venire ONU Invito alla gioia, Un ponte Spirituale Che unisce Passato, Presente e futuro della musica, e con ESSA dell'Uomo.

Riferimenti

UFFICIO STAMPA OPERA - GRUPPO CIVITA 
Salvatore La Spina
Tel. +39 055 290383 - cell. +39 3315354957
s.laspina @ operalaboratori.com

Barbara Izzo - Arianna Diana
Tel. +39 06 692.050.220-258
izzo@civita.it; diana@civita.it

UFFICIO STAMPA IMARTS 
Rossana Moro
cellulare. +39 348 8247958 
rossanamoropress@gmail.com

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21 maggio 2014 3 21 /05 /maggio /2014 09:48

Inaugura il 21 maggio la mostra “Building an Idea: McKim, Mead & White and the American Academy in Rome, 1914-2014”, promossa dall’American Academy, nella Capitale, con la cura di Marida Talamona. L’esposizione, visibile fino al 29 giugno, intende celebrare il centenario dell'inaugurazione dell’edificio di McKim Mead & White al Gianicolo, unico progetto realizzato in Europa dal noto studio di architetti statunitense, progettisti anche della Boston Public Library, della Columbia University e dell'ex Pennsylvania Station di New York. Tema della mostra – che è sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e ha il patrocinio dell'Ambasciata Americana, dell'American Chamber of Commerce, del Ministero degli Affari Esteri, di Roma Capitale, e dell'Ordine degli Architetti, P.P.C. di Roma e Provincia – è la storia della progettazione e della realizzazione dell’edificio.

CONTACT INFORMATION

American Academy in Rome
Via Angelo Masina 5 00153,
Roma ITALIA
T: 39 06 58461
F: 39 06 5810788
E: info@aarome.org
 
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22 aprile 2014 2 22 /04 /aprile /2014 18:23


 

La figura della furia. Jackson Pollock a Palazzo Vecchio

La figura della furia. Jackson Pollock a Palazzo Vecchio

La figura della furia. Jackson Pollock a Palazzo Vecchio

 

Per la prima volta Firenze rende omaggio a Jackson Pollock (1912 -1956), uno dei grandi protagonisti dell’arte mondiale del XX secolo, colui che ha scardinato le regole dell’arte figurativa occidentale dissolvendo gli ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale, e lo fa accostando idealmente l’opera dell’artefice americano a quella di un altro titano dell’arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio quest’anno si celebra il 450° anniversario della morte. La mostra, promossa dal Comune di Firenze con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è ideata e curata da Sergio Risaliti e Francesca Campana Comparini.

Il luogo prescelto per esporre ben sedici opere di Pollock è Palazzo Vecchio simbolo, e a tutt’oggi sede, del potere politico di Firenze, in particolare della città comunale e rinascimentale che fece dell’arte un elemento di forza della propria civiltà e del proprio prestigio nel mondo. E proprio in Palazzo Vecchio si conserva nel Salone dei Cinquecento Il Genio della Vittoria, una delle opere più celebri del Buonarroti, emblema di quelle tensioni contrapposte che caratterizzano la scultura michelangiolesca e che per vie sotterranee tornano a proporsi con assoluta enfasi nelle rivoluzionarie pitture di Pollock.

Il titolo della mostra, infatti, La figura della furia, vuole essere un riferimento allo stesso Pollock, alla sua figura nell’atto di dipingere le tele girandogli intorno, pervaso da impeto passionale e da un furore dinamico come in un rituale sciamanico. Al tempo stesso quel titolo allude all’espressione “La furia della figura” citata nel ‘500 dal teorico e pittore Giovanni Paolo Lomazzo (1584) quando volle descrivere “la maggior grazia e leggiadria che possa avere una figura” pittorica o scultorea, che potesse essere realizzata dagli artisti del suo tempo”. Ed evidenziò che ciò che dava queste qualità è che la figura mostri di muoversi in un moto simile alla fiamma “… la quale è più atta al moto di tutte, perché ha il cono e la punta acuta con la quale par che voglia rompere l’aria ed ascender alla sua sfera”. Quel movimento spiraliforme, quella dinamica bellezza, fatta di parti non-finite e di forze contrapposte che Michelangelo conferiva alle sue figure con una lavorazione fisicamente travolgente e di cui il Genio della Vittoria è uno dei maggiori paradigmi. In questo senso è proprio la “furia” della figura creata da Michelangelo che si traspone in Pollock nell’atto di creare quel nuovo tessuto di segni che, se disgrega il mondo figurativo tradizionale, assegna una nuova immagine a quella intima potenza e a quella furia nella pittura.

Oltre ai sei cruciali disegni - eccezionalmente prestati dal Metropolitan Museum di New York e per la prima volta esposti in Italia - sono presenti alcuni dipinti e incisioni di Pollock concessi da musei internazionali e collezioni private: opere ancora giovanili degli anni Trenta, Panel with Four designs (1934 -1938, The Pollock Krasner Foundation, New York – per gentile concessione della Washburn Gallery, New York)) e Square composition with horse (1937 – 1938, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), dipinti degli anni Quaranta The water Bull (1946, Stedelijk Museum, Amsterdam) e Earth Worms (1946, Museum of Art di Tel Aviv) dove il suo stile più personale, nell’ambito dell’espressionismo astratto, si va definendo.

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30 marzo 2014 7 30 /03 /marzo /2014 14:59

Dal 29 marzo al 5 aprile 2014 al via la dodicesima edizione delFestival IL CINEMA ITALIANO VISTO DA MILANO, che avrà luogo a Milano presso SPAZIO OBERDAN e MIC – Museo Interattivo del Cinema, e a Paderno Dugnano (MI) presso AREA METROPOLIS 2.0.

La manifestazione è organizzata da Fondazione Cineteca Italiana ed è sostenuta da Direzione Generale Cinema – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano e Paderno Dugnano, Agis Lombarda, Fondazione Milano Cinema e Televisione.

L’attenzione del Festival si rivolge al cinema italiano di qualità, sia di giovani autori alle loro opere prime, sia di registi più affermati, con l’obiettivo di presentare il maggior numero possibile di film in anteprima. La manifestazione è altresì contraddistinta dalla vocazione di fare il punto sullo stato della nostra cinematografia attraverso la visione delle opere e gli incontri con i principali protagonisti (registi, attori, sceneggiatori, critici e studiosi).

Il carattere dell’edizione 2014 in breve: 5 lungometraggi in concorso selezionati attraverso un bando e giudicati da una giuria di esperti e una giuria del pubblico che assegneranno un premio in denaro; lezioni sul cinema presso 4 licei milanesi tenute da celebri registi; la retrospettiva al MIC dedicata a Carlo Mazzacurati; il numero sempre crescente di anteprime rispetto alle passate edizioni, tra cui spiccano molte opere di genere ibrido tra documentario e finzione e una selezione di film che vogliono intercettare il fenomeno dei talenti italiani che lavorano all’estero.

La maggior parte delle proiezioni saranno accompagnate dalla presenza in sala degli autori per incontri con il pubblico. Fra gli artisti presenti in questa edizione: Uberto Pasolini, Carlo Verdone, Matteo Oleotto, Sidney Sibilia, Luca Guadagnino, Alessandro Di Robilant.

WEB & MAIL

civm.cinetecamilano.it

info@cinetecamilano.it / promozioni@cinetecamilano.it

INFOLINE

Cineteca > 39 02.87242114 (da lunedì a venerdì dalle ore 10 alle ore 17)

Spazio Oberdan > tel. 02.77406316

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9 marzo 2014 7 09 /03 /marzo /2014 11:21


 

Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco
Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco
 
Con quasi cento scatti tra i più significativi dell’intera produzione di Capa, la mostra, realizzata in collaborazione con Magnum Photos e Contrasto, ripercorre le tappe fondamentali del percorso umano, professionale e artistico del grande fotoreporter, spentosi sessant’anni fa.
In programma dal 7 marzo al 18 maggio 2014, la mostra di Capa, dopo quelle di Henri Cartier-Bresson e Werner Bischof, chiude il ciclo di eventi espositivi, iniziato nel 2011, dedicati dal museo nuorese ai fotografi dell’agenzia Magnum.
Nato in Ungheria nel 1913 con il nome di Endre Friedmann, emigrato a Berlino e poi a Parigi, Capa è considerato il padre del fotogiornalismo. Figlio di una famiglia ebrea ed esule egli stesso, non smise mai di documentare il mondo dei diseredati e dei profughi, utilizzando la macchina fotografica come strumento di testimonianza e di denuncia. I suoi reportage, pubblicati su importanti riviste internazionali, tra le quali “Life” e “Picture Post”, costituiscono un documento storico di indiscusso valore, oltre che uno straordinario e affascinante archivio di immagini, talvolta immediate ed esplicite, talvolta sottili e ironiche.
Il percorso della mostra ha inizio con le celebri istantanee di Leon Trotsky, realizzate senza autorizzazione a Copenaghen nel 1932. Nel 1931 Capa si era trasferito a Berlino, da dove sarebbe fuggito all’avvento del Nazismo per recarsi a Parigi. È qui che nel 1936 fotografa i tumulti delle lotte operaie e del fronte popolare.
Ancora nel 1936 Capa è in Spagna, per documentare la guerra civile. A Cerro Muriano, nel mese di agosto, realizza lo scatto che lo renderà celebre in tutto il mondo, “Morte di un miliziano lealista”, una delle più famose immagini della storia del Novecento, presente in mostra insieme ad altre fotografie del periodo.
Nel percorso al MAN, oltre a una decina di fotografie del conflitto cinese-giapponese, realizzate nel 1938, anche una selezione delle immagini realizzate da Capa in Gran Bretagna e in Italia durante la seconda guerra mondiale, tra le quali il “Contadino siciliano che indica all’ufficiale americano la presenza di un convoglio tedesco”, “L’uomo con in braccio la bimba ferita”, “Il funerale delle giovani vittime partigiane delle Quattro giornate di Napoli”.
Un’altra sezione è dedicata alla documentazione dello sbarco degli alleati in Normandia. È in questa occasione che Capa realizza i celebri fotogrammi da lui stesso definiti “leggermente fuori fuoco”, a causa di un errore tecnico nella fase di sviluppo. In mostra sono presentati i principali, insieme ad altre fotografie realizzate in diverse parti della Francia nel 1944.
Completano il percorso espositivo le fotografie delle macerie tedesche dopo la fine della guerra, le immagini scattate in Ucraina nel 1947, dove Capa documenta la vita nelle fattorie collettive, gli scatti del conflitto israeliano e quelli dell’ultimo reportage in Indocina, dove Capa troverà la morte sul campo, a causa di una mina anti-uomo.
Chiude la mostra un’ampia sezione dedicata ai ritratti realizzati da Capa nel corso della sua carriera, da Gary Cooper a Ingrid Bergman, sua amante, da Truman Capote a John Huston, fino alle celebri immagini di Matisse e dell’amico Pablo Picasso.
 
Inaugurazione : sabato 07 marzo ore 19.00
 
 
Redattore: ANTONELLA CORONA

Informazioni Evento


Data Inizio:07 marzo 2014 
Data Fine: 18 maggio 2014 
Costo del biglietto: 3,00€; Riduzioni: 2,00€ (dai 18 ai 25 anni) Gratuito under 18 e over 65 Gratuito ultime domeniche del mese 
Prenotazione: Nessuna 
Luogo: Nuoro, MAN_Museo d’arte 
Orario: 10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 (Lunedì chiuso) 
Telefono: 0784252110 
E-mail:
 

Immagini (cliccare per ingrandire)
Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco
Robert Capa. Una vita leggermente fuori fuoco
           

Dove

 
MAN_Museo d’arte 
Città: Nuoro 
Indirizzo: Via Sebastiano Satta , 27 
Provincia: NU 
Regione: Sardegna 
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24 febbraio 2014 1 24 /02 /febbraio /2014 16:22

 

IL PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 - 2010
IL PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 - 2010

 

Il paesaggio italiano è l’indiscusso protagonista delle 130 fotografie della mostra II PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 – 2010 a cura di Walter Liva dal 24 gennaio al 20 aprile 2014 al Museo di Roma in Trastevere. Nella storia dell’arte il paesaggio appare relativamente tardi, nel Rinascimento, quando Leon Battista Alberti descrive scientificamente la prospettiva nel suo De Pictura e di conseguenza si apre al mondo la rappresentazione della città, delle sue forme e delle sue geometrie. In fotografia invece il paesaggio compare con grande enfasi fin dalle origini del mezzo e l’atto di fotografare i luoghi diventa parte dell’esperienza dell’ottocentesco Grand Tour ma anche delle avventure coloniali. E, più semplicemente, rende possibile far vedere luoghi sconosciuti. II PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 – 2010 spazia nell’arco della seconda metà del 900, ed evidenzia i diversi modi con i quali il paesaggio italiano è stato approcciato sulla base delle diverse “scuole di pensiero” alle quali sono appartenuti gli autori. Ci sono i pittorialisti (come Riccardo Peretti Griva o Enrico Pavonello in giovane età) ai fotografi vicini all’estetica Crociana (Giuseppe Cavalli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Giuseppe Moder, Raffaele Rotondo, Dino Bruzzone), e gli aderenti a La Gondola (tra cui Gianni Berengo Gardin, Elio Ciol, Fulvio Roiter, Gino Bolognini, Giuseppe Bruno); i neorealisti (Luigi Crocenzi, Gianni Borghesan e Nino Migliori all’inizio della sua carriera artistica) e i paesaggisti del Touring Club Italiano (Bruno Stefani, Toni Nicolini, Ezio Quiresi e negli anni successivi Francesco Radino). Pure Carla Cerati negli anni ’60 lavorò sul paesaggio, così come un altro fotogiornalista, Giorgio Lotti, di cui memorabili furono i reportage sull’alluvione di Firenze. Già dagli anni ’60 fu la volta del viaggio come scoperta di un territorio che Paolo Monti aveva iniziato a mappare in modo sistematico. Per i grandi maestri Mario Giacomelli e Ugo Mulas il paesaggio era strettamente legato alla letteratura mentre in Franco Fontana diventava una terra incantata che riassumeva le estetiche del paesaggio rinascimentale. Già alla fine degli anni ’60 Guido Guidi ha iniziato a presentare i suoi paesaggi marginali anticipando le problematiche attuali dei non luoghi e poi con Luigi Ghirri, sulla base della critica alla “visione cartolinesca”, venne avviato dagli anni ‘70 il nuovo viaggio in Italia che fece emergere di conseguenza un nuovo modo di intendere la fotografia, quindi la bellezza del Mediterraneo e la sua ricchezza culturale (Giuseppe Leone, Ferdinando Scianna, George Tatge) fino alla dimensione urbana (Gabriele Basilico, Mario Cresci, Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Gianantonio Battistella, Vittore Fossati, Andrea Abati, Marco Zanta, Nicola Lorusso, Nunzio Battaglia, Vincenzo Castella). Con la città invasa di Roberto Salbitani appare negli spazi urbani l’invasione della pubblicità di cui Oliviero Toscani e Franco Turcati esaltano la dirompente potenzialità mediatica, mentre Luca Maria Patella, Rosa Foschi, Mario Sillani Djerraian e poi Gianluigi Colin, Marcello Di Donato, Davide Bramante e Maria Mulas si misurano da parte loro con il paesaggio fantastico. Nel corso degli anni, una parte dei fotografi italiani ha proseguito nella ricerca più tradizionale di quelli che oramai sono probabilmente gli ultimi scorci della bellezza del paesaggio: prima Augusto Viggiano, poi Valerio Rebecchi, Cesare Colombo, Ippolita Paolucci, Alberto Tissoni, Carlo Leidi, Antonio Biasiucci, infine Laura Di Bidino, Valerio Desideri. Elementi di storia dell’arte e di memoria dei luoghi sono stati invece introdotti da Davide Camisasca, Vasco Ascolini, Cesare Di Liborio, Paolo Simonazzi, Bruno Cattani o dai fotogiornalisti Aldo Martinuzzi e Roberto Koch. L’ultima parte della mostra presenta la visione contemporanea del paesaggio oramai frammentato per come viene proposta da Massimo Vitali, Moreno Gentili, Cristina Omenetto, Giovanni Gastel, Marco Signorini, Marco Campanini, Maurizio Montagna, Samantha Banetta, Marco Citron, Luciano Gaudenzio, Massimo Siragusa e Maurizio Galimberti. Dopo l’esposizione a Roma (promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal C.R.A.F. Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura) le foto viaggeranno a Zagabria, Zara e Fiume in Croazia in occasione del Semestre di Presidenza Italiana dell’Unione Europea, quindi a Lubiana e poi a Vienna.

SCHEDA INFO

INAUGURAZIONE: 23 gennaio 2014 ore 18.00 APERTURA AL PUBBLICO: dal 24 gennaio al 20 aprile 2014

DOVE: Museo di Roma in Trastevere Piazza S. Egidio, 1B ORARI: Martedì-domenica 10.00-20.00; la Biglietteria chiude alle ore 19.00 BIGLIETTI: Intero € 7,50; ridotto € 6,50; gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente ENTI PROPONENTI:

Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali; Regione Friuli Venezia Giulia; C.R.A.F. Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia MOSTRA A CURA DI: Walter Liva ORGANIZZAZIONE: Zètema Progetto Cultura SPONSOR SISTEMA MUSEI CIVICI: ACEA, Banche tesoriere di Roma Capitale: BNL Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Banca Monte dei Paschi di Siena; Lottomatica; Vodafone; Finmeccanica CON IL CONTRIBUTO TECNICO DI: Atac; La Repubblica INFO: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00) www.museodiromaintrastevere.it - www.060608.it Redattore: RENZO DE SIMONE Informazioni Evento: Data Inizio:24 gennaio 2014 Data Fine: 20 aprile 2014 Costo del biglietto: 7,50 euro; Riduzioni: 6,50 euro Luogo: Roma, Museo di Roma in Trastevere Orario: Martedì-domenica 10.00-20.00; la Biglietteria chiude alle ore 19.00

 

Telefono: 060608 E-mail: Sito web: http://www.museodiromaintrastevere.it

 

Dove: Museo di Roma in Trastevere Città: Roma Indirizzo: Piazza San Egidio Provincia: RM Regione: Lazio

IL PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 - 2010
IL PAESAGGIO ITALIANO. FOTOGRAFIE 1950 - 2010
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27 novembre 2013 3 27 /11 /novembre /2013 13:18

Fervono i preparativi per la diciottesima edizione di “Le Vie dell’Olio”, con la tradizionale Rievocazione della Festa della Frasca, che si terrà a Giano dell’Umbria dal 30 novembre al 01 dicembre, importante appuntamento organizzato dalla Amministrazione Comunale ed inserito nel programma di Frantoi Aperti (www.frantoiaperti.net).

Quest'anno Giano dell'Umbria sarà l'unica tappa umbra di Girolio d'Italia, manifestazione nazionale di valorizzazione degli oli extravergini di qualità e dei territori di produzione organizzata dall’Associazione Città dell’Olio (http://girolio.cittadellolio.it). Un fine settimana di musica, folclore ed allegria per festeggiare la bonfinita della raccolta delle olive con degustazioni gratuite in piazza, visite guidate, animazione per bambini, simposi, corsi di cucina e molto altro ancora.

Tante le novità in programma per l’edizione 2013: testimonial d’eccezione della manifestazione il comico Roberto Ciufoli che sarà presente alla cerimonia inaugurale domenica 01 dicembre alle ore 10 presso la Piazza del Municipio. A seguire alle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del Palazzo del Municipio, il Simposio “Pani e Oli. La Biodiversità a tutela della dieta mediterranea” con la conduzione di Daniela Riganelli, esperta di cultura e marketing del territorio e al quale interverranno Beppe Croce, autore del libro "La Terra Che Vogliamo”, Angela Canale, Capo Panel Assoprol Umbria, Francesco Galli, coordinatore Medinet, rete scientifica della dieta mediterranea, Paola Sucato, food blogger, consulente web e social media. Al termine del simposio degustazione guidata di pani e oli ed in omaggio ai partecipanti un campione di pasta madre per panificare a casa propria.

Per gli amanti della cucina e del saper fare, domenica 01 dicembre alle ore 11.45, il corso “Chef vs Nonna”, sfida ai fornelli tra innovazione e tradizione con la partecipazione dello “Chef dell’Amore” Giancarlo Polito e la genuina nonna Quinta, i due protagonisti si confronteranno su ricette identiche mettendo in campo la propria esperienza e personalità in una cornice suggestiva ed avvolgente presso l'Azienda Agraria Speranza.

L’edizione 2013 vede, anche, una Festa della Frasca ancor più animata e coinvolgente grazie alla collaborazione con le Pro Loco di Giano dell’Umbria, Montecchio, Bastardo, la Comunità di Fabbri, la Banda Musicale di Giano dell’Umbria ei bambini dell’Istituto Comprensivo del territorio. Domenica 01 dicembre dalle ore 14.30, la sfilata dei carri in festa con i coglitori in abito tradizionale, balli e canti popolari umbri con il Gruppo Folk Spoletino, degustazioni gratuite di prodotti tipici e di bruschetta con l’olio novello nelle piazze e per le vie del borgo, animeranno il centro storico di Giano dell’Umbria in un’atmosfera piena di colori, sapori, musica ed allegria.

Molto altro ancora in programma. Nella giornata di sabato 30 novembre alle ore 11 presso il Complesso Monumentale di San Francesco, apertura della mostra fotografica “Gli Ulivi immortali. Giano dell'Umbria e le sue piante d'argento” a cura di Ernesto De Matteis; a seguire alle ore 15 con partenza da Piazza San Francesco, Oleovagando tra olivi millenari, abbazie benedettine e frantoi aperti, in navetta, a cura di Erica Baciocchi e alle ore 16.30, presso la Sala Consiliare del Palazzo del Municipio, I Simposi del Gusto, degustazione guidata Oliomoments”, suggestioni, colori e profumi nell’attimo fuggente del nuovo olio umbro  a cura di Giulio Scatolini e alle ore 17 presso la Gianoteca Ristoro, Olio&Sofa, curiosando tra le pubblicazioni del territorio gianese con aneddoti, storie e tradizioni.Per concludere la giornata di sabato alle ore 20.30 presso Ristorante San Felice, il Gala dell’Olio, l’olio di Giano celebrato a tavola in collaborazione conUniversità dei Sapori e lo chef Massimo Infarinati.

Per i più piccoli tante le attività che animeranno il weekend: sabato 30 novembre alle ore 9.30 la Caccia al Tesolio con gli Istituti Comprensivi del territorio, domenica 01 dicembre alle ore 10.30, Oliolandia, animazione per bambini con servizio di baby parking a cura della Cooperativa Hakuna Matata e alle ore 14.30, Giochi popolari per grandi e piccini.

 

Per gli amanti della corsa, domenica 01 dicembre, alle ore 9.00  “Oleo Running”, corriamo lungo le vie dell'olio, in collaborazione con Atletica Pro Loco Capanne ed ancora alle ore 11.30 folclore con gli Sbandieratori e Musici di Gruttie alle ore 18 presso la Sala Fra’ Giordano, Murovita di NOF4, astronautico ingegnere minerario nel sistema mentale diFrancesco NiccoliniLaura Montanari e Fabio Galati, con la collaborazione di Luigi Rausa e Filippo Quezel, con Marco BrinziSimone MartiniCiro Masella, Riccardo Olivier e drammaturgia e regia di Ciro Masella

Ed infine una “Ospitalità Dop” a Giano dell’UmbriaIn collaborazione con le aziende agrituristiche, le strutture ricettive e i ristoranti del territorio di Giano dell’Umbria si potranno degustare le eccellenze locali garantendo agli ospiti un’accoglienza di qualità per un emozionante e coinvolgente soggiorno enogastronomico!

Per informazioni e prenotazioni visitare il sito www.leviedellolio.eu o contattare la segreteria organizzativaumbriamia@gmail.com o 392.6781072

LE VIE DELL' OLIO
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