IL PERCORSO NATURALISTICO DEL FIUME MARTA: UN TERRITORIO DA SCOPRIRE
L’itinerario ciclabile e equestre si snoda lungo tutto il percorso del Fiume Marta, dalla sorgente del fiume (Lago di Bolsena, comune di Marta ) fino alla foce ( comune di Tarquinia ), sfruttando tutte le potenzialità offerte dalla viabilità rurale e attraversando anche i territori dei Comuni di Tuscania e Monte Romano; la lunghezza complessiva dei percorsi è di 135 km. Tutti i centri abitati, presentano splendidi centri storici caratterizzati da una struttura medioevale ancora ben conservata; ad eccezione di Monteromano che ha un impronta urbanistica più settecentesca. Per realizzare il percorso è stata utilizzata la viabilità esistente, ma sono stati anche aperti nuovi sentieri per rendere accessibili aree di particolare interesse; tutta la viabilità è servita da cartelli indicatori, da aree per la sosta e da bacheche informative. Lungo la strada si attraversa un paesaggio prevalentemente agricolo, ma si può ammirare anche lo straordinario ambiente che caratterizza il territorio attraversato dal fiume Marta con i suoi splendidi boschi e soprattutto le sue forre impervie che ancora oggi preservano questi luoghi dal disturbo dell’uomo. Dal punto di vista della percorribilità, l’itinerario, è relativamente facile e adatto anche ai non esperti, anche se sono presenti piccoli tratti con dislivelli bruschi e particolarmente impegnativi. In ogni modo il percorso permette di scoprire alcuni ambienti naturali difficilmente raggiungibili, si incontrano infatti boschi con alberi e arbusti di fiume, che ospitano specie rare o comunque poco diffuse e ambienti del tutto particolari nei quali il fiume scorre tra rocce e alberi secolari, vicino a affascinanti rovine archeologiche di abbazie, rocche e ponti in pietra ancora funzionanti. Tale rete stradale corre lungo il fiume e tocca infatti anche siti di interesse di elevato pregio naturalistico quali la Riserva Naturale di Tuscania ed il Fosso Traponzo a Monteromano, necropoli etrusche e insediamenti rupestri (necropoli delle Scalette, di Pian di mola e Peschiera a Tuscania, e la necropoli della Regina a Tarquinia), siti di interesse archeologico (Rocca Respampani con la Rocca Vecchia ed il Ponte di Frà Cirillo a Monteromano), e i due splendidi castelli su due picchi travertinosi contrapposti e separati dal Fiume Marta: Ancarano e Pian Fasciano che ricadono rispettivamente negli attuali territori di Tarquinia e Tuscania, edificati rispettivamente nel IX e X secolo. Questi ambienti naturali ospitano inoltre un gran numero di uccelli e di altri animali: tra i primi non sono rare infatti le appariscenti Gazze, le Cornacchie grigie, le rumorose Ghiandaie, ma anche rapaci meno diffusi quali la Poiana, il Nibbio, e la rara Albanella. Più difficile avvistare altri animali, ma nei sentieri che attraversano i boschi più fitti è possibile incontrare Volpi, Ricci, Istrici, Tassi e anche giovani di Cinghiale.

Percorso 1 TUSCANIA
Percorso non particolarmente difficile, che si snoda su strade prevalentemente pianeggianti, degni di nota i siti archeologici della Cannara e di Castel Araldo, di Pian di Mola e quelli naturalistici del Lago di Bolsena e dell’Alto corso del Fiume Marta.
Il percorso parte dal molo del Comune di Marta in Via Marconi, (in prossimità della sorgente del fiume Marta) proseguire dritto oltrepassando Via Laertina (sp143) e continuare sempre dritto per Via De Gasperi che si percorre per 140 m fino ad imboccare
la strada vicinale dello Storatore che, costeggiando tutto il fiume, porta al sito della “Cannara”. Da qui, si prende a sinistra immettendosi sulla strada Provinciale Martana (SP12) dove, dopo circa 700 m si svolta a destra su una strada bianca (strada della Sassara) che si percorre in salita per circa 150 m per poi svoltare a sinistra verso il poggio della Perazzeta, qui la strada corre nelle vicinanze del fiume fino all’area di sosta.
Dopo la salita del Castellaccio (strada vicinale del Castellaccio) la strada diventa rettilinea fino all’incrocio con la strada Martana (SP12); attraversare con attenzione la strada e proseguire sempre dritti per altri 2,3 km dove si trova la deviazione a destra per il sito dell’Acquaforte. Dopo circa 150 m a sinistra si trova invece la deviazione per la Cascata del Salambrone.
La strada riprende a salire attraversando l’impianto di produzione di energia idroelettrica della centrale della Fioritella, da questo punto in poi, si attraversa la località di Pian di Mola, (strada vicinale di Pian di Mola) famosa per le sue necropoli.
Proseguendo in fondo alla discesa del poggio, si trova (facendo una piccola deviazione a sinistra, attraversando il ponte sul fiume Marta), la Necropoli delle Scalette, (strada vicinale del Pinocchio), salendo verso destra si arriva nell’abitato del Comune di Tuscania, passando nelle vicinanze delle Basiliche di San Pietro e di Santa Maria e al basolato dell’antica strada romana.

Percorso 2 GUADO ALLA VOLTA
Percorso non particolarmente difficile, che si snoda su strade prevalentemente pianeggianti, degni di nota i siti archeologici della Cannara e di Castel Araldo e quelli naturalistici del Lagoclicca per visualizzare la legendadi Bolsena e dell’Alto corso del Fiume Marta.
Il percorso parte dal molo del Comune di Marta in Via Marconi, (in prossimità della sorgente del fiume Marta) proseguire e girare a sinistra per Via Laertina (sp143) e appena attraversato il ponte sul fiume Marta dopo circa 100 m girare a destra per Via Don Luigi Sturzo che sale fino all’incrocio con la strada provinciale Verentana. Attraversata la provinciale, si prende strada del Ceraso e dopo circa 1,6 km si gira a sinistra per la strada dei Carri per girare subito a destra su una strada bianca in salita (strada della Mergonara); proseguendo sulla strada per circa 1,2 km si gira a destra per tornare sulla strada provinciale Martana. Da questo incrocio, prendendo a destra si fa una deviazione di circa 1,2 m per arrivare al sito di Castel’Araldo.
Proseguendo invece a sinistra sulla Martana, si prende per 1,5 km prima di girare di nuovo a sinistra verso una strada bianca che si inoltra nella campagna (strada vicinale Pian Severini da percorrere per circa 1,2 km). In cima ad una breve salita, si prende a destra, su un viottolo di campagna rettilineo (strada vicinale Guado Buio), dopo circa 1,2 km si gira a sinistra (strada vicinale di Santa Rosa) seguendo la strada bianca e scendendo dolcemente verso il fiume. Giunti all’incrocio si prende a destra in direzione di Marta (terza strada vicinale di Rosicasasso) fino ad arrivare sulla strada provinciale Martana, quest’ultima la si prende a sinistra e dopo circa 850 m, (una volta attraversato il fiume), si gira a destra su una strada bianca rettilinea (strada vicinale di Castellaccio), costeggiando il fiume fino a raggiungere la strada provinciale Martana, si prende a sinistra per circa 700 m dove si trova la deviazione verso destra per il sito della “Cannara” dalla quale si prosegue verso il molo del Comune di Marta.

Percorso 1 MARTA
Percorso non particolarmente difficile, che presenta la maggior asperità nei tornanti per la salita a Pian di Mola, per il resto si snoda su strade prevalentemente pianeggianti. Degni di nota i siti archeologici di Pian di Mola, di Castel Araldo, della Cannara e quelli naturalistici della Cascata del Salombrone, del Lago di Bolsena e dell’Alto corso del Fiume Marta.
Partendo dalla piazza principale del Comune di Tuscania, si esce dalla città in prossimità del Palazzo del Rivellino (camminando in prossimità della strada romana in basolato) scendendo verso sinistra e superando a destra la deviazione per le chiese di San Pietro e Santa Maria, in fondo alla discesa si prende in salita a sinistra per la strada di Pian di Mola attraversando il ponte sul fiume Maschiolo; risalendo i tornanti per la località di Pian di Mola (strada vicinale Pian di mola) caratterizzata dalla necropoli etrusca. Si percorre tutta la strada (settima strada vicinale del Castellaccio) fino ad attraversare l’impianto idroelettrico della Fioritella, dopo il quale, a circa 600 m si trova la deviazione che sulla destra porta verso il sito della Cascata del Salambrone e dopo altri 100 m sulla sinistra porta al sito dell’Acquaforte.
Continuando per la strada bianca rettilinea, si attraversa la strada Martana, (rimanendo sulla strada vicinale del Castellaccio), fino a raggiungere la strada provinciale Martana, si prende a sinistra per circa 700 m dove si trova la deviazione verso destra per il sito della Cannara dalla quale si prosegue verso il molo del Comune di Marta.

Percorso 2 GUADO ALLA VOLTA
Percorso non particolarmente difficile, che presenta la maggior asperità nei tornanti per la salita a Pian di Mola, per il resto si snoda su strade prevalentementepianeggianti. Degni di nota i siti archeologici di Pian di Mola, laNecropoli di Sasso Pizzuto e delle Scalette e quelli naturalistici dellaCascata delSalombrone.clicca per visualizzare la legenda
Partendo dalla piazza principale del Comune di Tuscania, si esce dalla città in prossimità del Palazzo del Rivellino (camminando in prossimità della strada romana in basolato) scendendo verso sinistra e superando a destra la deviazione per le chiese di San Pietro e Santa Maria, si prende a sinistra in fondo alla discesa per la strada di Pian di Mola attraversando il ponte sul fiume Maschiolo, si risalgono i tornanti per il sito delle necropoli di Pian di Mola (strada vicinale Pian di mola). Da qui, si percorre tutta la strada (settima strada vicinale del Castellaccio) fino ad attraversare l’impianto idroelettrico della Fioritella dopo il quale, a circa 600 m si trova la deviazione che sulla destra porta al sito della Cascata del Salambrone e dopo altri 100m sulla sinistra per il sito dell’Acquaforte.
Riprendendo la strada bianca rettilinea, si arriva alla strada Martana che si percorre prendendo a destra per circa 850 m. Arrivati al primo incrocio si gira a destra e dopo altri 800 m si gira di nuovo a destra percorrendo la strada bianca fino ad attraversare la strada Tuscanese. Attraversata la provinciale si prosegue fino al sito della Necropoli di Sasso Pizzuto e Casale Galeotti presso il quale si compie una curva a gomito a destra che scende verso il Comune di Tuscania, attraversando la strada tuscanese si arriva in fondo alla discesa sul ponte del fiume Marta. Da qui si risale verso il centro del paese di Tuscania.

Percorso 3 CASCATA DEL SALAMBRONE
Percorso non particolarmente difficile, che presenta la maggior asperità nei tornanti per la salita a Pian di Mola, per il resto si snoda su strade prevalentemente pianeggianti. Degni di nota i siti archeologici di Pian di Mola, la Necropoli di Sasso Pizzuto e delle Scalette e quelli naturalistici della Cascata del Salombrone.
Partendo dalla piazza principale del Comune di Tuscania, si esce dalla città in prossimità del Palazzo del Rivellino (camminando in prossimità della strada romana in basolato) scendendo verso sinistra e superando a destra la deviazione per le chiese di San Pietro e Santa Maria, (strada vicinale Pian di mola). In fondo alla discesa, si prende a sinistra per la strada di Pian di Mola attraversando il ponte sul fiume Maschiolo, si risalgono i tornanti per sito delle necropoli di Pian di Mola, si percorre tutta la strada fino ad attraversare l’impianto idroelettrico della Fioritella dopo il quale, a circa 600 m troviamo la deviazione sulla destra che, entrando nell’Azienda Agrituristica del Castellaccio, porta al sito della Cascata del Salabrone (continuando a percorrere la strada, dopo altri 100 m sulla sinistra si trova la deviazione per il sito dell’Acquaforte).
Risalendo sulla destra la strada che attraversa il Fiume Marta, si arriva ad una strada che presa sulla destra, prosegue fino ad attraversare la strada Tuscanese; attraversata la strada si continua fino al sito della Necropoli di Sasso Pizzuto e Casale Galeotti presso il quale si compie una curva a gomito a destra che scende verso il Comune di Tuscania. Attraversando la strada tuscanese e arrivando in fondo alla discesa sul ponte del fiume Marta, si risale verso il centro del paese di Tuscania.

Percorso 4 ROCCA RESPAMPANI
Percorso breve ma impegnativo per la presenza delle salite per la Necropoli di Sasso Pizzuto, per l’Agriturismo di Poggio Colone e per la Rocca Nuova, da segnalare anche la ripida discesa presso la Casa di Sasso di San Pantaleo ed il tratto a fondo roccioso presso il sito di interesse geologico delle Solforate.
Le emergenze archeologiche principali sono la necropoli di Sasso Pizzuto, di San Potente, la Rocca Vecchia, il Ponte di Frà Cirillo e la Rocca Nuova.
Dal punto di vista naturalistico, notevole è il passaggio lungo il fosso Pantacciano, il Fiume Marta ed il Torrente Traponzo, dove si incontrano ambienti di boschi ripari praticamente incontaminati.
Partendo dalla piazza principale del Comune di Tuscania, si esce dalla città in prossimità del Palazzo del Rivellino (camminando in prossimità della strada romana in basolato) scendendo verso sinistra, superando a destra la deviazione per le chiese di San Pietro e Santa Maria, si arriva in fondo alla discesa e attraversando il ponte sul fiume Marta si oltrepassa la deviazione per il sito delle necropoli delle Scalette e si risale verso destra fino ad attraversare la strada Tuscanese.
Attraversata questa strada, si prende un viottolo che risale fino al sito della Necropoli di Sasso Pizzuto e Casale Galeotti dal quale si attraversa la strada provinciale Vetrallese e si prende la strada vicinale della Piantara che si risale per circa 600 m fino alla deviazione sulla destra per la necropoli di San Potente. Proseguire sulla strada bianca per altri 750 m per poi girare a sinistra fino alla strada provinciale Vetrallese, dove si gira a destra percorrendo 1,5 km per arrivare in fondo al rettilineo, sulla destra dove si trova l’entrata dell’agriturismo di Poggio Colone.
Entrando nell’agriturismo (vedi settore C) si risale la strada bianca per circa 600 m superando l’azienda agricola, quando arrivati in cima al poggio si gira a sinistra e dopo circa 700 m, (superato il sito archeologico della casa di Sasso a destra della strada), si gira a sinistra scendendo per i ripidi tornanti che portano alla piana del fosso di Pantacciano.
Percorso il sentiero sul bordo del bosco, si arriva in prossimità del corso d’acqua e girando a sinistra si attraversa il ponte in legno da qui, si risale per circa 30 m per arrivare alla strada vicinale delle Porcarecce.
Girando a sinistra si risale (superando l’area attrezzata) la strada fino all’incrocio dove si gira a destra e si percorre la strada pianeggiante per circa 1,5 km per girare poi a sinistra e discendere la vallata fino al fosso Catenaccio; in fondo alla strada, si gira a destra e si risale fino ad arrivare al sito di Rocca Respampani.

Percorso 5 TARQUINIA (il percorso è interrotto, in quanto il ponte sul guado delle fornacette non è accessibile)
Percorso impegnativo ma non difficile per la presenza di pochi dislivelli da superare in prossimità di Poggio Ancarano, dove sono presenti sia salite ripide che scoscese discese. Dal punto di vista archeologico, sono da segnalare le Necropoli dell’Ara del Tufo, della Madonna dell’Olivo e l’Abbazia di San Giusto, oltre ai due ruderi dei castelli di Ancarano e Pian fasciano. Le bellezze naturali sono presenti principalmente presso poggio Ancarano ed il lago del l’invaso di Guado della Spina.
Dalla piazza del Comune di Tuscania, si risale fino a via del Rivello e via Cavour fino ad arrivare (seguendo le indicazioni stradali) in via Fontana Nuova, da qui si discende fiancheggiando le mura della città fino a piazzale Trieste; qui attraversando l’incrocio principale si prende la strada per Viterbo dove, a circa 300 m dall’incrocio sulla destra, parte un viottolo (via della Piastrella) che porta fino alla valle del fiume Marta (strada vicinale della predella).
Arrivati sulla strada bianca si gira a destra e in leggera discesa, si percorre la strada fino ad una curva a destra che in salita porta fino al sito archeologico della necropoli dell’Ara del Tufo, oltrepassato il sito si risale sulla strada asfaltata chiamata Madonna dell’Olivo, si gira a destra tornando verso Tuscania (girando a sinistra si arriva, sulla sinistra all’entrata del sito archeologico di San Giusto) e in prossimità di una curva, dopo circa 1 km si arriva all’incrocio dove si gira a sinistra per la strada della Pietrara (dall’incrocio, proseguendo la strada di Madonna dell’Olivo, dopo circa 500 m si trova a destra la chiesa della Madonna dell’Olivo e la necropoli annessa).
Proseguendo in leggera discesa per la strada della Pietrara (vedi settore C) si arriva ad attraversare il ponte sul fosso Capecchio fino a risalire sulla strada provinciale valle del Marta, qui girando a sinistra, la si percorre tutta fino al ponte sul guado delle Fornacette (vedi settore D).
Attraversato il ponte, si risale fino alla deviazione che porta a sinistra a Monteromano, risalendo invece verso sinistra il poggio Ancarano, in cima alla salita si prende a destra fino ad arrivare all’incrocio che a sinistra porta al sito di Castel’Ancarano e Pian Fasciano.
Tornando sulla strada principale, si prosegue a sinistra per una ripida discesa che raggiunge la piana della valle del Marta, si percorre la strada pianeggiante costeggiando il Lago della diga di Montebello che ospita numerose specie di uccelli.
Oltrepassata la diga, dopo circa 700 m, si prende la deviazione a destra, che porta (sempre costeggiando il fiume Marta) al Comune di Tarquinia.
Nei pressi del Comune di Tarquinia, in prossimità dell’entrata dell’oleificio, si prosegue dritti, costeggiando l’edificio e si risale prendendo a destra l’antica strada d’accesso alla città (strada vicinale delle fontanelle) fino al centro del paese (Via Dante Alighieri).

Percorso 6 MONTE ROMANO (il percorso è interrotto, in quanto il ponte sul guado delle fornacette non è accessibile)
Percorso impegnativo ma non difficile per la presenza di pochi dislivelli da superare in prossimità del Fosso Capecchio e dell’ascesa all’Asco di Picio. Dal punto di vista archeologico, sono da segnalare le Necropoli dell’Ara del Tufo, della Madonna dell’Olivo e l’Abbazia di San Giusto. Le bellezze naturali sono rappresentate dai paesaggi agrari dell’Università Agraria di Monteromano.
Dalla piazza del Comune di Tuscania, si risale fino a via del Rivello e via Cavour fino ad arrivare (seguendo le indicazioni stradali) in via Fontana Nuova, da qui si discende fiancheggiando le mura della città fino a piazzale Trieste; qui attraversando l’incrocio principale si prende la strada per Viterbo dove, a circa 300 m dall’incrocio sulla destra, parte un viottolo (via della Piastrella) che porta fino alla valle del fiume Marta (strada vicinale della predella).
Arrivati sulla strada bianca si gira a destra e in leggera discesa si percorre la strada fino ad una curva a destra che in salita porta fino al sito archeologico della necropoli dell’Ara del Tufo, oltrepassato il sito, si risale sulla strada asfaltata chiamata Madonna dell’Olivo, si gira a destra tornando verso Tuscania qui (girando a sinistra si arriva, sulla sinistra all’entrata del sito archeologico di San Giusto), in prossimità di una curva, dopo circa 1 km si arriva all’incrocio e si gira a sinistra sulla strada della Pietrara (dall’incrocio, proseguendo la strada di Madonna dell’Olivo, dopo circa 500 m si trova a destra la chiesa della Madonna dell’Olivo e la necropoli annessa).
Proseguendo in leggera discesa per la strada della Pietrara (vedi settore C) si arriva ad attraversare il ponte sul fosso Capecchio fino a risalire sulla strada provinciale valle del Marta, qui girando a sinistra la si percorre tutta fino al ponte sul guado delle Fornacette (vedi settore D). Attraversato il ponte, si risale fino alla deviazione che porta a destra verso il sito di Castell’Ancarano e Pian Fasciano, proseguendo invece sulla sinistra, dopo circa 600 m, si trova la deviazione che sulla destra risale e percorrendo un viottolo di campagna porta, (tenendo la sinistra) alla località Lasco di Picio dove si trova l’azienda agraria di Monte Romano e l’area di sosta attrezzata. Oltrepassata l’azienda e proseguendo sulla strada provinciale del Marta/Montebello, si arriva dopo circa 5 km presso la piazza del Comune di Monte Romano.

Percorso 1 TUSCANIA
Percorso breve ma impegnativo per la presenza della ripida discesa verso il Torrente Traponzo, il tratto a fondo roccioso presso il sito di interesse geologico delle Solforate sul Fiume Marta e la salita verso la Casa di Sasso dopo il ponte sul Fosso Pantacciano.
Le emergenze archeologiche principali sono la Rocca Vecchia, il Ponte di Frà Cirillo, le necropoli di San Potente, di Sasso Pizzuto e delle Scalette.
Dal punto di vista naturalistico, notevole è il passaggio lungo il Torrente Traponzo, il Fiume Marta ed il fosso Pantacciano, dove si incontrano ambienti di boschi ripari praticamente incontaminati, che comprendono anche due siti geologici di rilievo: le colate laviche basaltiche e le sorgenti rocciose delle Solforate.
Partendo dalle bacheche informative della Rocca Nuova, si prende a sinistra fino al cancello che delimita l’inizio della strada che scende ripidamente verso il torrente Traponzo dove si trova a sinistra la deviazione per il sito di Ponte di Fra Cirillo, superata la deviazione, si prosegue sulla destra costeggiando il fosso fino ad arrivare in fondo alla piana che è sovrastata dalle rovine del sito della Rocca Vecchia.
Passata la Rocca Vecchia, si continua costeggiando il torrente Traponzo, fino ad arrivare alla confluenza con il Fiume Marta.
A questo punto si prende la strada a destra che risale fino al pianoro del Cioccato, la si percorre per circa 2,5 km fino ad arrivare ad un largo incrocio dal quale si gira a sinistra per una ripida discesa che porta alla zona archeologica delle Porcarecce. Superata l’area archeologica, si scende fino alla piana e in prossimità di una grande quercia si devia sulla destra fino ad arrivare sul ponte del fosso Pantacciano.
Oltrepassato il ponte, si costeggia sulla sinistra la piana e fiancheggiando il bosco si raggiunge la strada che risale fino al pianoro di San Pantaleo, dove si prende a destra clicca per visualizzare la legendae passando in prossimità del sito archeologico della Casa di Sasso,si arriva fino all’agriturismo di Poggio Colone. Qui si prende a destra la strada che in discesa porta fino alla strada Vetrallese, si gira a sinistra sulla strada asfaltata per circa 1,7 km fino a prendere sulla sinistra il bivio per la Strada Doganelle in Loc Quarticciolo.
In fondo alla strada si gira a destra e si prosegue dritti per circa 700 m trovando a sinistra la deviazione per il sito della Necropoli di San Potente, proseguendo sulla strada si arriva all’incrocio con la S.P. Vetrallese in località Necropoli di Sasso Pizzuto e Casale Galeotti, si oltrepassa la strada e si prende a sinistra per un viottolo che con una ripida discesa permette di attraversare la strada provinciale Tuscanese. Attraversata la strada si scende fino al ponte sul fiume Marta e da qui si risale fino ad arrivare alla Piazza del Rivellino del Comune di Tuscania.

Percorso 2 ROCCA VECCHIA
Percorso breve caratterizzato per la presenza della ripida discesa verso il Torrente Traponzo.
Le emergenze archeologiche principali sono la Rocca Vecchia e il Ponte di Frà Cirillo.
Dal punto di vista naturalistico, notevole è il passaggio lungo il Torrente Traponzo, dove si incontrano ambienti di boschi ripari praticamente incontaminati che comprendono anche il sito geologico di rilievo: le colate laviche basaltiche.
Partendo dalle bacheche informative della Rocca Nuova, si prosegue a sinistra fino al cancello che delimita l’inizio della strada che scende ripidamente verso il torrente Traponzo dove si trova a sinistra la deviazione per il sito di Ponte di Fra Cirillo, superata la deviazione, si prosegue costeggiando il fosso fino ad arrivare in fondo alla piana dove si prende a destra la strada che porta alle rovine della Rocca Vecchia.
Passata la Rocca, si prosegue costeggiando il torrente Traponzo, fino ad arrivare alla confluenza con il Fiume Marta.
A questo punto si prende la strada a destra che risale ripida fino al pianoro del Cioccato e percorso circa 1 km si giunge all’incrocio dove si prende a destra la strada che porta al fontanile del pidocchio, oltrepassato il fontanile a destra si prende la strada che risale alla Rocca Nuova.

Percorso 3 FORRA DEL MARTA
Percorso breve ma impegnativo per la presenza della ripida discesa verso il Torrente Traponzo, il tratto a fondo roccioso presso il sito di interesse geologico delle Solforate sul Fiume Marta e le salite da affrontare nel tratto di ritorno.
Le emergenze archeologiche principali sono la Rocca Vecchia e il Ponte di Frà Cirillo.
Dal punto di vista naturalistico, notevole è il passaggio lungo il Torrente Traponzo e il Fiume Marta, dove si incontrano ambienti di boschi ripari praticamente incontaminati, che comprendono anche due siti geologici di rilievo: le colate laviche basaltiche e le sorgenti rocciose delle Solforate.
Partendo dalle bacheche informative della Rocca Nuova, si prosegue a sinistra fino al cancello che delimita l’inizio della strada che scende ripidamente verso il torrente Traponzo dove si trova a sinistra la deviazione per il sito di Ponte di Fra Cirillo, superata la deviazione, si prosegue costeggiando il fosso fino ad arrivare in fondo alla piana che è sovrastata dalle rovine della Rocca Vecchia. Passata la Rocca, si prosegue costeggiando il torrente Traponzo fino ad arrivare alla confluenza con il Fiume Marta. A questo punto si prosegue sulla sinistra e ci si inoltra nello stretto sentiero che, attraversando il bosco, arriva fino al fiume. Si risale il corso d’acqua verso destra per circa 2 km, si incontra il sito geologico delle Solforate, fino ad arrivare al sentiero dal fondo sconnesso che, rapidamente riporta sulla strada bianca del pianoro del Cioccato. Si gira a destra e si prende la prima strada a sinistra, per la strada che torna al fontanile del pidocchio, oltrepassato il fontanile a destra si prende la strada che risale alla Rocca Nuova.

Percorso 4 TREKKING DELLE SOLFATARE (solo a piedi)
Percorso lungo e impegnativo che attraversa la parte più selvaggia dell’intero tracciato dentro le forre del Torrente Traponzo, del Fiume Marta e del Fosso Pantacciano. Il sentiero nei pressi del Fosso Pantacciano, non è ben definito: occorre percorrere la stretta forra entrando e uscendo dal corso d’acqua per circa 2 km, fino alla piana delle Porcarecce.
Si caratterizza per la presenza della ripida discesa verso il Torrente Traponzo, il tratto a fondo roccioso presso il sito di interesse geologico delle Solforate sul Fiume Marta e la salita presso la Necropoli delle Porcarecce.
Le emergenze archeologiche principali sono la Rocca Vecchia, il Ponte di Frà Cirillo, la necropoli delle Porcarecce.
Dal punto di vista naturalistico, notevole è il passaggio lungo il Torrente Traponzo, il Fiume Marta ed il fosso Pantacciano, dove si incontrano ambienti di boschi ripari praticamente incontaminati, che comprendono anche due siti geologici di rilievo: le colate laviche basaltiche e le sorgenti rocciose delle Solforate.
Partendo dalle bacheche informative della Rocca Nuova, si prosegue a sinistra fino al cancello che delimita l’inizio della strada che scende ripidamente verso il torrente Traponzo dove si trova a sinistra la deviazione per il sito di Ponte di Fra Cirillo, superata la deviazione, si prosegue costeggiando il fosso fino ad arrivare in fondo alla piana che è sovrastata dalle rovine della Rocca Vecchia.
Passata la Rocca, si prosegue costeggiando il torrente Traponzo fino ad arrivare alla confluenza con il Fiume Marta.
A questo punto si prosegue sulla sinistra e ci si inoltra nello stretto sentiero che, attraversando il bosco, arriva di nuovo fino al fiume.
Si risale il corso d’acqua verso destra per circa 2 km e si incontra il sito geologico delle Solforate.
Si prosegue tra la fitta coltre del bosco risalendo il Marta e poi il Fosso Pantacciano; a questo punto, il sentiero non è così chiaro, ma seguendo le tracce dei cinghiali, ma sempre dentro la forra che ci indica la strada, si prosegue entrando e uscendo dal letto del fiume fino al pianoro delle Porcarecce. Si risale superando le grotte che un tempo ospitavano le sepolture Etrusche, fino ad arrivare sulla strada principale. Da qui si prende a destra fino alla strada a sinistra, che torna al fontanile del pidocchio, oltrepassato il fontanile a destra si prende la strada che risale alla Rocca Nuova.

Percorso 1 TUSCANIA (il percorso è interrotto, in quanto il ponte sul guado delle fornacette non è accessibile)
Percorso impegnativo ma non difficile per la presenza di pochi dislivelli da superare in prossimità delle salite dopo il Guado delle Fornacette e il Fosso Capecchio. Dal punto di vista archeologico, sono da segnalare l’Abbazia di San Giusto, le Necropoli della Madonna dell’Olivo e dell’Ara del Tufo. Le bellezze naturali sono rappresentate dai paesaggi agrari dell’Università Agraria di Monteromano.
Partendo dal pannello informativo di Piazza della Repubblica nel Comune di Monte Romano, si attraversa la strada principale SS1 bis (Via Vittorio Emanuele) e si sale per lo stretto viale Giovanni XXIII che si percorre tutto fino ad uscire dal paese. Da qui si inizia a percorrere la strada girando a sinistra e dopo circa 1 km si arriva sulla strada bianca (strada provinciale Marta/Montebello), dopo circa 1,4 km si supera la deviazione a sinistra che porta al Comune di Tarquinia, si prosegue dritti e dopo altri 1,50 km si supera la deviazione a destra che porta alla zona archeologica in “Località Monumenti”e dopo 150 m si prende a sinistra e si scende percorrendo tutta la strada fino all’area di sosta dell’azienda agricola dell’Università Agraria di Monte Romano in località Lasco di Picio.
clicca per visualizzare la legenda Dopo circa 100 m si prende a destra per il viottolo che attraversa il pianoro del Lasco di Picio e scendendo per il viottolo tenendo la destra, si raggiunge il fondo valle dove si gira a sinistra per circa 500 m fino a prendere sulla destra la deviazione per il ponte sul guado delle Fornacette. Attraversato il ponte, si risale sulla strada provinciale Valle del Marta (settore C) che si percorre per circa 6 km fino ad arrivare alla deviazione che a destra porta al ponte sul fosso Capecchio. Oltrepassato il ponte, la strada risale ripidamente fino a raggiungere la strada asfaltata della Madonna dell’Olivo (settore B), si gira a destra e dopo 1,1 km si lascia la strada per prendere a sinistra un viottolo sterrato – strada vicinale della predella (andando dritti si arriva, sulla sinistra all’entrata del sito archeologico di San Giusto) che passa in prossimità della necropoli dell’Ara del Tufo, proseguendo sulla strada, si risale costeggiando il fiume fino al bivio che in prossimità del depuratore del Comune di Tuscania (strada Piastrella), risale a sinistra fino alla porta che annuncia l’ingresso al paese.

Percorso 2 TARQUINIA
Percorso lungo caratterizzato da due ascese non difficili, presso il Poggio della Mandriola e per l’entrata al Comune di Tuscania.
Dal punto di vista paesaggistico, si evidenziano gli splenditi ambienti agrari del pianoro della Cacciatalunga.
Partendo dal pannello informativo di Piazza della Repubblica del Comune di Monte Romano si attraversa la strada principale SS1 bis (Via Vittorio Emanuele) e si sale per lo stretto viale Giovanni XXIII, che si percorre tutto fino ad uscire dal paese. Da qui si inizia a percorrere la strada girando a sinistra per arrivare (dopo circa 1 km) sulla strada provinciale Marta/Montebello.
Dopo circa 1,4 km si supera la deviazione che a destra porta al Comune di Tuscania e al sito di Castel’Ancarano e Pian Fasciano, si gira a sinistra e si percorre la strada bianca tenendo sempre la sinistra fino al poggio delle Cimette, si discende il poggio rimanendo sulla strada principale fino ad arrivare in fondo dove si gira a sinistra e dopo circa 400 m (in prossimità di una stretta curva a sinistra), si prende sulla destra un piccolo viottolo che corre fra i campi coltivati e il bosco (alla vostra destra).
Dopo circa 1,5 km senza inoltrarsi nel bosco, si prende a sinistra e si risale per circa 1 km fino in cima al poggio della Sorgente. Arrivati al poggio, si prende sulla destra una grande strada bianca che si percorre tutta in discesa, tenendo la sinistra, fino ad arrivare all’azienda agricola.
A questo punto, si prende a sinistra e si discende per una stradina che porta fino alla strada Poggio Gallinaro impiccato, la quale scende sulla destra alla piana del Fiume Marta; invece salendo a sinistra si arriva fino all’area archeologica dell’Ara della Regina.
Arrivati alla strada provinciale valle del Marta, si prende a destra e si prosegue fino ad arrivare nei pressi dell’entrata dell’oleificio, si prosegue dritti, costeggiando l’edificio e risalendo si prende a destra l’antica strada d’accesso alla città (strada vicinale delle Fontanelle) fino al centro della città (Via Dante Alighieri).

Percorso 3 CASTELLO ANCARANO
Percorso lungo e complesso per la presenza di ripide discese e risalite presso Poggio Ancarano per l’ascesa al pianoro della Cacciatalunga.
Le bellezze naturalistiche sono rappresentate dagli ambienti fluviali del Fiume Marta, del lago di Guado della Spina e del Pianoro di Cacciatalunga. I due castelli di Pian Fasciano e Ancarano, sono due insediamenti storici di altissimo valore.
Partendo dal pannello informativo di Piazza della Repubblica del Comune di Monte Romano si attraversa la strada principale SS1 bis (Via Vittorio Emanuele) e si sale per lo stretto viale Giovanni XXIII, che si percorre tutto fino ad uscire dal paese. Da qui si inizia a percorrere la strada girando a sinistra e dopo circa 1 km si arriva sulla strada provinciale Marta/Montebello percorsa per circa 1400 m si supera la deviazione a sinistra che porta al Comune di Tarquinia e si prosegue dritti, per altri 1, 5 km, si supera la deviazione a destra che porta alla zona archeologica in “Località Monumenti” e dopo 150 m si gira a sinistra e si scende percorrendo tutta la strada fino all’area di sosta dell’azienda agricola dell’Università Agraria di Monte Romano.
Dopo circa 100 m si prende a destra per il viottolo che attraversa il pianoro del Lasco di Picio, scendendo per il viottolo tenendo la destra, si raggiunge il fondo valle dove si prende a sinistra per circa 500 m fino a superare sulla destra la deviazione per il ponte sul guado delle Fornacette.
Risalendo il poggio Ancarano, in cima alla salita si prende a destra fino ad arrivare all’incrocio che a sinistra porta al sito di Castel’Ancarano e Pian Fasciano, da qui si prende sulla sinistra un piccolo viottolo che, costeggiando i ruderi raggiunge il castello dopo circa 500 m.
Tornando sulla strada principale, si prosegue per una ripida discesa che raggiunge la piana della valle del Marta e si percorre la strada pianeggiante (costeggiando il Lago della Diga di Montebello che ospita numerose specie di uccelli).
Oltrepassata la diga, dopo circa 700 m, si prende la deviazione a destra, che porta (sempre costeggiando il fiume Marta) al Comune di Tarquinia. Proseguendo per circa 3,5 km si prende sulla sinistra la strada che salendo, porta all’area archeologica dell’Ara della Regina.
Dopo circa 900 m si prende sulla sinistra un piccolo viottolo in discesa dal quale poi si risale fino in cima al pianoro della Vignaccia, oltrepassata l’azienda agricola, sulla destra si prende una strada bianca che sale per altri 1,3 km circa, si gira a sinistra per un viottolo che scende nella piana del Nasso e che si percorre tutto (tenendo alla sinistra il bosco).
Arrivati su una strada bianca, si compie una ripida curva a sinistra e proseguendo per altri 400 m si prende la strada che sulla destra porta al Comune di Monte Romano.

Percorso 4 “I MONUMENTI”
Percorso breve ma molto impegnativo per la lunga salita e la relativa discesa presso il sito archeologico del Monumenti.
Partendo dal pannello informativo di Piazza della Repubblica del Comune di Monte Romano, si attraversa la strada principale SS1 bis (Via Vittorio Emanuele) e si sale per lo stretto viale Giovanni XXIII, che si percorre tutto fino ad uscire dal paese. Da qui, si inizia a percorrere la strada girando a sinistra e dopo circa 1 km, si arriva sulla strada provinciale Marta/Montebello, percorsa per circa 1,4 km si supera la deviazione a sinistra che porta al Comune di Tarquinia e si prosegue dritti per altri 1,5 km per poi prendere la deviazione a destra. Dopo circa 600 m si prende a destra un viottolo in discesa che porta ad un piccolo guado. Da questo punto si risale per una lunga e ripida salita che, dopo circa 2,5 km porta alla zona archeologica di Monte Romano, “Località Monumenti”. Superata l’area archeologica, si continua a salire fino a prendere, verso sinistra una discesa che rapidamente scende verso la località Polledrara, fino ad arrivare alla strada principale asfaltata, si gira a destra fino all’incrocio della strada SS1 bis, che si prende a destra e si percorre per circa 700 m fino ad arrivare sulla destra alla Piazza della Repubblica del Comune di Monte Romano.

Percorso 1 TUSCANIA (il percorso è interrotto, in quanto il ponte sul guado delle fornacette non è accessibile)
Percorso lungo e impegnativo per la presenza dei dislivelli da superare in prossimità di Poggio Ancarano, dove sono presenti sia salite ripide che scoscese discese e dopo il Guado delle Fornacette e il Fosso Capecchio. Dal punto di vista archeologico, sono da segnalare i due ruderi dei castelli di Ancarano e Pian fasciano, l’Abbazia di San Giusto, le Necropoli della Madonna dell’Olivo e dell’Ara del Tufo.
Le bellezze naturali sono rappresentate dai paesaggi agrari dell’Università Agraria di Tarquinia, il lago del l’invaso di Guado della Spina e del poggio Ancarano.
Uscendo dalla porta Farnese del Comune di Tarquinia, si scende la strada delle Trocche e strada della fornace Fontanelle la si percorre tutta fino ad arrivare in prossimità dell’entrata dell’oleificio (strada provinciale valle del Marta / strada dell’Ancarano banditella). Da qui si percorre tutta la strada per circa 8 km, (superando dopo circa 4,5 km il bivio a destra per l’area archeologica dell’Ara della Regina) e arrivati sulla piana di Santa Croce, si prende sulla sinistra la deviazione che porta alla diga di Montebello e al lago che ospita numerosi specie di uccelli.
Superato il lago, si risale prendendo a destra fino in cima al poggio dal quale si discende tenendo la sinistra sulla piana del fiume Marta e costeggiando il fiume (sempre a sinistra), si gira intorno al poggio Ancarano fino a risalire in cima alla deviazione che a destra porta al sito di Castel’Ancarano e Pian Fasciano.
Superata la deviazione si prosegue fino ad arrivare sulla sinistra al viottolo che porta (con una ripida discesa) sulla piana del guado delle Fornacette dalla quale sempre a sinistra si prende per il ponte.
Attraversato il ponte si risale sulla strada provinciale Valle del Marta clicca per visualizzare la legenda(settore C) che si percorre per circa 6 km fino ad arrivare alla deviazione che a destra porta al ponte sul fosso Capecchio. Oltrepassato il ponte, la strada risale ripidamente fino a raggiungere la strada asfaltata della Madonna dell’Olivo (settore B) qui, si gira a destra e dopo 1,1 km si lascia la strada girando a sinistra su un viottolo sterrato (strada vicinale della predella) che passa in prossimità della necropoli Ara del Tufo proseguendo sulla strada, si risale costeggiando il fiume fino al bivio che in prossimità del depuratore del Comune di Tuscania (strada Piastrella), risale fino alla porta che annuncia l’ingresso al paese.

Percorso 2 MONTE ROMANO
Percorso di media lunghezza caratterizzato da una ascesa non difficile, presso il pianoro della Cacciatalunga.
Dal punto di vista paesaggistico, si evidenziano gli splenditi ambienti agrari del pianoro della Cacciatalunga.
Uscendo dalla porta Farnese del Comune di Tarquinia, si scende la strada delle Trocche e strada della fornace Fontanelle la si percorre tutta fino ad arrivare in prossimità dell’entrata dell’oleificio (strada provinciale valle del Marta / strada dell’Ancarano banditella), da qui si percorre tutta la strada per circa 4,5 km fino al bivio dove, girando a destra si prende la strada che salendo, porta all’area archeologica dell’Ara della Regina.
Dopo circa 900 m si prende sulla sinistra un piccolo viottolo in discesa dal quale poi si risale fino in cima al pianoro della Vignaccia, oltrepassata l’azienda agricola sulla destra si prende una strada bianca che sale per altri 1,3 km circa, si gira a sinistra per un viottolo che scende nella piana del Nasso e che si percorre tutto (tenendo alla sinistra il bosco).
Arrivati su una strada bianca, si compie una ripida curva a sinistra e proseguendo per altri 400 m si prende la strada che sulla destra porta al Comune di Monte Romano.

Percorso 3 CASTELLO ANCARANO
Percorso lungo e complesso per la presenza di ripide discese e risalite presso Pian di Santa Croce e Poggio Ancarano.
Le bellezze naturalistiche sono rappresentate dagli ambienti fluviali del Fiume Marta e del lago di Guado della Spina. I due castelli di Pian Fasciano e Ancarano, sono due insediamenti storici di altissimo valore.
Uscendo dalla porta Farnese del Comune di Tarquinia, si percorre tutta la strada delle Fontanelle fino ad arrivare in prossimità dell’entrata dell’oleificio sulla strada provinciale valle del Marta, da qui si percorre tutta la strada per circa 8 km (dopo aver superando il bivio che a destra porta all’area archeologica dell’Ara della Regina). Arrivati sulla piana di Santa Croce, si prende sulla sinistra la deviazione che porta alla diga di Montebello e al lago che ospita numerosi specie di uccelli. Da qui, superando il lago si risale prendendo a destra fino in cima al poggio per poi discendere tenendo la sinistra e costeggiando il fiume per poi girare intorno al poggio Ancarano fino a risalire in cima alla deviazione che a destra porta al sito di Castel’Ancarano e Pian Fasciano. Si prende sulla destra un piccolo viottolo che, costeggiando i ruderi raggiunge il castello dopo circa 500m. Dal
Tornando sulla strada principale, ripercorre la strada percorsa all’andata, scendendo a sinistra la ripida discesa che raggiunge la piana della valle del Marta e si percorre la strada pianeggiante (costeggiando il Lago della diga di Montebello).
Oltrepassata la diga, dopo circa 700 m, si prende la deviazione a destra, che porta (sempre costeggiando il fiume Marta) al Comune di Tarquinia.
Arrivati alla strada provinciale valle del Marta, si prosegue nei pressi del Comune di Tarquinia, in prossimità dell’entrata dell’oleificio, si prosegue dritti, costeggiando l’edificio e si risale prendendo a destra l’antica strada d’accesso alla città (strada vicinale delle fontanelle) fino al centro (Via Dante Alighieri).

Percorso 4 PIAN DI SPILLE
Percorso facile che porta alla splendida spiaggia di Pian di Spille, difficile al ritorno la salita che riporta a Tarquinia.
Partendo da porta Farnese del Comune di Tarquinia, si scende attraversando la piazza principale, (percorrendo a piedi gli ultimi 200 m contromano) Corso Vittorio Emanuele e in fondo alla strada, in prossimità di uno slargo appena fuori le mura della città, si gira a destra per Via Valverde che si percorre in discesa fino ad un incrocio, dove si gira a destra fino alla strada provinciale 102 Via Aurelia Vecchia.
Prendendo a destra, si continua a scendere oltrepassando il ponte sul fiume Marta fino ad arrivare ad un incrocio dove si gira a sinistra per la strada Grottelle di Pian di Spille, la si percorre tutta, oltrepassando anche l’incrocio con la via Litoranea Nord. Si prosegue sempre dritti e, in corrispondenza di una stretta curva a sinistra, si prende dritti su una strada sterrata che sale leggermente. La si percorre tutta fino ad arrivare al mare.

Percorso 5 LE SALINE
Percorso breve che porta alle interessanti aree allagate delle Saline di Tarquinia, ricche di uccelli acquatici rari; difficile al ritorno la salita che riporta a Tarquinia.
Partendo da porta Farnese del Comune di Tarquinia, si scende attraversando la piazza principale,(percorrendo a piedi gli ultimi 200 m contromano) Corso Vittorio Emanuele, in fondo alla strada in prossimità di uno slargo, si prende a destra per Via Valverde che si percorre in discesa tenendo la sinistra fino ad un incrocio, dove si gira a destra fino alla strada provinciale 102 Via Aurelia Vecchia.
Si continua a scendere oltrepassando il ponte sul fiume Marta fino ad arrivare ad un incrocio dove si gira a sinistra per la strada Grottelle di Pian di Spille, la si percorre tutta, oltrepassando anche la via Litoranea Nord fino a prendere sulla destra la strada provinciale Montarozzi, si rimane su questa strada che prosegue e arriva fino al borgo delle Saline.

Percorso 6 ARA DELLA REGINA
Percorso di difficoltà media per la salita verso l’area archeologica dell’Ara della Regina.
Uscendo dalla porta Farnese del Comune di Tarquinia, si percorre tutta la strada delle Fontanelle fino ad arrivare in prossimità dell’entrata dell’oleificio sulla strada provinciale valle del Marta, da qui si percorre tutta la strada per circa 4,5 km fino al bivio dove girando a destra si prende la strada poggio Gallinaro impiccato che salendo porta all’area archeologica dell’Ara della Regina. Tornati sulla strada principale, si discende prendendo la sinistra per circa 1,4 km per poi girare sulla sinistra verso un viottolo (strada Santo Spirito Civita) che discende fino alla strada provinciale valle del Marta (Ancarano Banditella). Arrivati alla strada provinciale valle del Marta, si prosegue nei pressi del Comune di Tarquinia, in prossimità dell’entrata dell’oleificio, si prosegue dritti, costeggiando l’edificio e si risale prendendo a destra l’antica strada d’accesso alla città (strada vicinale delle Fontanelle) fino al centro (Via Dante Alighieri).