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2 ottobre 2011 7 02 /10 /ottobre /2011 10:29

 

 

 

 

 

 

 

Mostra organizzata da Moskow House of Photography Museum
A cura di Olga Sviblova 
11 ottobre 2011 - 8 gennaio 2012

L'Avanguardia russa del XX secolo rappresenta un fenomeno unico non solo nell'ambito della cultura russa, ma in quello della cultura universale. La straordinaria energia creativa prodotta dagli artisti di quella formidabile stagione rappresenta ancora fonte di nutrimento per la cultura artistica d'oggi. Aleksandr Rodčenko (1891-1956) è stato senza dubbio uno dei principali generatori di questa stagione creativa e intellettuale, rispecchiandone perfettamente lo spirito e l'aura mitica. Pittura, design, teatro, cinema, grafica e fotografia, sono gli ambiti disciplinari in cui il portentoso talento di questa affascinante figura d'artista si è cimentato, aprendo nuovi percorsi creativi per lo sviluppo successivo di ciascuno di essi. I primi anni Venti, in Russia, rappresentarono un periodo di transizione, in cui sperimentazione artistica e sociale coincisero. Fu allora, esattamente nel 1924, che Rodčenko concentrò la sua principale attenzione sulla fotografia, col risultato di produrre un vigoroso cambiamento nel concetto stesso di quel mezzo espressivo. Da mero strumento di registrazione della realtà, la fotografia divenne un mezzo per la rappresentazione dinamica di costruzioni intellettuali. Rodčenko introdusse in fotografia i principi dell'ideologia costruttivista, sviluppando metodiche e strumenti per la sua applicazione. Il "Metodo Rodčenko", che comprendeva il ricorso a composizioni diagonali, sfocati progressivi, inversioni orientative, si trasformò col tempo in un repertorio di "figure retoriche" a disposizione di quegli artisti che, attraverso l'adesione al linguaggio costruttivista, credevano nella possibilità di una trasformazione migliorativa del mondo e della civiltà. Negli anni '30, soprattutto verso la fine del decennio, esasperato dalle critiche e dalla persecuzione del regime sovietico, Rodčenko decise di ridiscutere le forme più radicali del suo pensiero creativo e si orientò ad un'adesione progressiva verso i principi estetici del Realismo Socialista, senza tuttavia mai rinunciare ad un'interpretazione originale e creativa degli stessi. Grazie alla tenace salvaguardia degli archivi famigliari, l'immenso patrimonio d'immagini di Rodčenko è confluito nel primo museo russo dedicato alla fotografia, la House of Photography of Moscow, che insieme ai famigliari e ai maggiori specialisti di questo settore ha promosso una lunga e meticolosa campagna di studi di cui questa mostra è il risultato. Curata da Olga Sviblova, direttore della House of Photography of Moscow, la mostra presenterà circa 300 opere tra fotografie originali, fotomontaggi e stampe vintage.

 

 

Palazzo delle Esposizioni
Via Nazionale, 194
00184 Roma
Call center 06 39967500

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18 settembre 2011 7 18 /09 /settembre /2011 16:38
A Paestum la Borsa internazionale, XIV edizione

 

17-20 novembre,

 

E’ l’unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e prima mostra internazionale delle tecnologie virtuali. Ottanta buyers esteri selezionati, quindici i paesi di provenienza, trenta quelli presenti con i loro “tesori” archeologici. Ospite ufficiale della manifestazione, giunta alla XIV edizione, la Turchia.

Alla Borsa mediterranea del turismo archeologico, prevista come sempre a Paestum, in provincia di Salerno, nei giorni 17-20 novembre, ci sarà il meglio del patrimonio mondiale in esposizione, con l’accompagnamento di ministri, esperti di archeologia, operatori commerciali. Con il necessario aggiornamento della formula, che quest’anno vede come protagonisti anche esperti e fruitori di tecnologie virtuali. Come dire archeologia da campo e da monitor messi insieme.

Il programma mette nel conto che senza comunicazione non si va da nessuna parte e prevede, per questo, un incontro internazionale tra le diverse testate specializzate, italiane ed estere. Sono annunciati i ministri della cultura di Afghanistan, Iraq, Libano, Tunisia, Egitto, Giordania, Palestina, Cambogia. In seduta congiunta anche gli assessori regionali al turismo e ai beni culturali. Nella sezione ArcheoFilm in proiezione le pellicole vincitrici della rassegna di cinema archeologico di Rovereto. In quella etichettata come ArcheoLavoro si presentano i corsi di laurea e i master di settore. Non mancano il premio Paestum Archeologia, assegnato a personalità di rilievo, e i Laboratori di archeologia sperimentale sulla cultura antropologica e e il materiale dell’antichità.

Appuntamento a Paestum, quindi, da ogni parte del mondo, per apprezzare le archeo-risorse e trasformarle in occasioni di sviluppo turistico. La Campania, con la sua dote, tra le più rilevanti al mondo, sarà essa stessa una grande protagonista della Borsa

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31 agosto 2011 3 31 /08 /agosto /2011 15:52

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Urban Art & Music Festival è la rassegna, giunta alla quinta edizione, che porta in scena sessanta artisti che si esibiscono in performance di arte, fotografia, cultura e musica di respiro internazionale. L’evento è ospitato a Bassano del Grappa (Vicenza) dal 2 al 4 settembre; quattro le location situate nel centro storico: il Museo Civico, il Castello degli Ezzelini, l’Ex Garage Nardini e l’Arena. Performance ed installazioni, esposizioni e opere site specific, concerti live e dj set; fra gli eventi si segnalano al Museo Civico “Vulpes Pilum Mutare”, mostra ispirata alla street culture, a cura di Carolina Lio e Kids Of Grime, e la rassegna fotografica e musicale incentrata sulla cultura urbana londinese nota come Grime a cura di Verena Stefanie Grotto. L’Arena Cimberle-Ferrari si prpopone per l’edizione 2011 come “cuore pulsante” dell’intera manifestazione; all’interno avranno luogo performance artistiche e musicali che renderanno omaggi alla street art e della scena elettronica nazionale ed internazionale. L’Ex-Garage Nardini farà da cornice alle installazioni site specific di alcuni tra i più estroversi artisti italiani come: Ufocinque, 108, Aeighenes, Guildor, Diego Knore, Koes, Manuel Pablo Pace, Sika, Cera e Giovanni Pasini.

 

Associazione Socio-Culturale Infart
Via Bortolo Sacchi, 9
36061 Bassano del Grappa
Vicenza – Italy

Write to info@infartcollective.com or fill in the form below. Thank you!

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7 agosto 2011 7 07 /08 /agosto /2011 10:12



Le Lune di Pompei. Luce calante nel cuore del mistero.
Le Lune di Pompei. Luce calante nel cuore del mistero.

Un emozionante percorso per rivivere gli Scavi Archeologici più famosi del mondo in una straordinaria veste notturna. Tra magia e mistero il percorso notturno degli scavi di Pompei racconterà ai visitatori le storie dell'antica città sepolta.

Il percorso.
Giochi di luce, proiezioni virtuali, suoni e voci fuori campo restituiscono al percorso suggestioni uniche e conducono il pubblico, accompagnato dall'affascinante voce dell'attore Luca Ward, in un emozionante viaggio nella storia, rivestendo di nuova vita le rovine dell'antica Pompei, sospesa in un fascino senza tempo.


Otto magiche lune
Conducono il visitatore attraverso i luoghi più significativi della città sepolta: la Necropoli, l’Orto dei Fuggiaschi, la Casa del Profumiere, Via dell’Abbondanza, la Villa di Ottavio Quartione, la Casa della Nave Europa e l’Arena.

1. Luna della morte - la luce delle fiaccole rompe le tenebre dei grandi mausolei, una luna fredda illumina il percorso. Nell'Antica Necropoli passeggiano le ombre degli antichi cittadini, s'incontrano, ricordano, commemorano e la morte diventa vita.

2. Luna virtuale - strani riflessi provengono dalla scarpata: verso le mura, sull'erba dei terrapieni, appare il mare e il fiume Sarno in lontananza. Le immagini virtuali della città, ricostruita com'era un tempo, si proiettano, restituendo, in un solo colpo d'occhio, il Foro, le Domus più grandi, l'Arena e le strade principali.

3. Luna della speranza - nell'Orto dei Fuggiaschi la tragedia: il racconto crudele e diretto dell'eruzione, i corpi riversi e contorti di coloro che tentarono inutilmente la fuga, i calchi in gesso delle vittime inermi, illuminati dalla luce della Speranza, costituiscono uno dei momenti più intensi, e sicuramente il più commovente della visita.

4. Luna del successo - una nuova luna dà luce alla vita quotidiana di una città piena di traffici e commerci. È il Profumiere a raccontare la storia del suo successo, introducendo gli ospiti nella sua abitazione, nei cubicola, nel grande cortile, tra piante pregiate ed erbe profumate utilizzate per produrre profumi, simbolo di raffinatezza per i ricchi romani dediti al piacere.

5. Luna comunitaria - nella casa della nave Europa, le luci in continuo movimento ricordano l'operosità dei luoghi. Il mito di Europa, che ha dato il nome al continente a Nord di Creta e alla domus, assume un significato contemporaneo: è l'unione delle nazioni, che attivamente segnano la rotta del futuro, come l'antica nave incisa sulla parete.

6. Luna mitica - ecco la Villa di Ottavio Quartione che trasformò in tempio parte della sua domus per ospitare i culti di Iside: l'elegante peristilio s' illumina dei riflessi d'acqua degli euripi, una luna misteriosa racconta gli affascinanti e magici rituali dedicati alla dea egizia della fertilità.

7. Luna della vita - la strada lentamente si oscura. Effetti di luce variabile, voci di folla e di mercato restituiscono vita a case e botteghe della zona più trafficata di Pompei. Qui s'intrecciano storie di passioni e invidie, carriere politiche e maldicenze, raccontate dai graffiti tracciati sui muri dagli abitanti scomparsi.

8. Luna che si diverte - ecco infine la Luna che si diverte, sospesa ad illuminare l'antica Arena, destinata a ospitare l'intrattenimento dei cittadini che ieri come oggi si ritrovavano uniti sugli spalti. I suoni e le proiezioni dei giochi e delle voci antiche e moderne fondono in un'unica suggestione il passato e il presente.


Informazioni sulle visite alle Lune di Pompei
Giorni di apertura - da luglio a ottobre nel weekend, dal 12 al 21 agosto tutte le sere.
Orari - un'ora dopo il tramonto con partenze dei gruppi ogni 20 minuti.
Durata del percorso - 90 minuti (si consigliano scarpe comode).
Ingresso - Scavi di Pompei - Porta Anfiteatro.
Parcheggio - a pagamento, in P.zza Immacolata (di fronte ingresso Porta Anfiteatro) e strade limitrofe.

E' assolutamente necessaria la prenotazione (gratuita).
Puoi effettuarla online in tre semplici passaggi o chiamando il nostro servizio clienti.
infolune 39 081 19303885 (mar./dom. ore 10-20)

Prezzi, convenzoni e offerte
Costo della visita a persona: 20 euro
Possessori Campania Artecard: 14 euro
Offerta famiglia: (2 adulti 2 ragazzi fino a 16 anni) 40 euro

ulteriori informazioni: www.lelunedipompei.net



Redattore: RENZO DE SIMONE

 

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31 luglio 2011 7 31 /07 /luglio /2011 11:24

 

Manifesto
Manifesto

Data Inizio:04 agosto 2011
Data Fine: 31 agosto 2011
Bacco incontra la creta in una mostra a Grottaglie
Ciotole, anfore, calici, bicchieri e persino un Capasone (il più ampio recipiente di creta) del 1926 alto ben 1 metro e 70 cm e largo 90 cm, con una capacità di contenere 600 litri di vino. Sono alcuni dei manufatti che possono essere ammirati nella splendida cornice del Giardino ottocentesco di Casa Vestita all’inaugurazione della prima mostra monotematica dal titolo “Ceramica da vino tra Settecento e Novecento” che si terrà giovedì 4 agosto a Grottaglie.

Nel percorso espositivo saranno presenti circa 130 manufatti rigorosamente monocromi perlopiù nella colorazione giallo miele e verde ramina. Si parte da un’istallazione di anfore vinarie romane (riprodotte negli anni’60) si procede attraverso un percorso che vede esposti sruli, cucchi, ciotole, quartare, piatte, trimmoni, vacaturi, sruli a secretu, minzane, buttije, bicchieri una spiritera in argilla da fuoco, ed immancabilmente numerosi capasoni sia alla capuana che alla vurtagghiese per giungere ai calici liturgici; contenitori ceramici in cui il vino abbandona la sua natura profana e si eleva al divino. Una selezione di manufatti che copre circa tre secoli, periodo in cui la cittadina delle ceramiche ha dettato legge ma soprattutto stile nel campo della ceramica rustica meridionale.
L’iniziativa nasce dalla passione collezionistica e dalla ricca tradizione grottagliese della ceramica d’uso, un connubio profondamente radicato nel promotore della mostra, Cosimo Vestita ceramista da generazioni, che in svariati decenni ha messo insieme una collezione di ceramiche tipologicamente forte e ben strutturata. La mostra - curata dall’archeologo Simone Mirto e dalla Bottega Vestita - intende restituire alla ceramica d’uso, ed in questo caso alla ceramica da vino, la dignità che essa merita per la tradizione, il colore e l’eleganza della linea che esprime. La produzione capasanora spesso declassata rispetto a quella faenzara racchiude in se una stratificazione formale e funzionale che affonda le proprie radici nel basso Medioevo. La perizia tecnica di questa produzione era già ben considerata da Don Giuseppe Petraroli che in una monografia da lui realizzata per la Scuola Statale d’Arte “V. Calò” su invito del Ministero dell’Educazione Nazionale negli anni’40 ne parlava in questi termini: “Gli enormi recipienti detti volgarmente “capasoni” dimostrano la meravigliosa agilità del ceramista grottagliese. Se ne fabbricano persino della capacità di 350 litri e vien da domandarsi: come han fatto a metterli su e a cuocerli? Il figulo grottagliese maneggia quell’arnese di natura fragilissima e di gigantesche proporzioni con una sicurezza e disinvoltura come se si trastullasse con un gingillo, da quando è tenero sino a quando il fuoco lo rende solido e sonoro”.

Nel corso dell’Ottocento la ceramica d’uso attraversa un periodo di vero fulgore artistico ed economico. Gran parte della popolazione grottagliese era impiegata nelle botteghe ceramiche ed i manufatti che uscivano dalle fornaci venivano esportati in regioni vicine come Calabria e Basilicata ma si diffusero rapidamente anche nei mercati della Turchia, dell’Albania, dei Balcani e di numerose isole dell’arcipelago greco favorite dalla vicinanza dell’importante snodo commerciale del porto di Taranto. La mostra si inserisce nella rassegna estiva Vino…è musica.

La mostra presso Casa Vestita resterà aperta fino al 31 agosto, e si trova esattamente nel ‘quartiere delle ceramiche’, lungo via Crispi 63/a a Grottaglie (TA), la “città delle ceramiche”, tradizione millenaria di creta e argilla.
Grottaglie, Casa Vestita
Città: Grottaglie
Indirizzo: via Crispi 63/a
Provincia: (TA)
Regione: Puglia
Telefono: 3291473614 - 3461572422
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23 luglio 2011 6 23 /07 /luglio /2011 08:55
Dal 22 al 24 luglio un grande evento dedicato alla danza accoglierà a Massafra artisti di fama internazionale e tutti gli appassionati del settore. A cura dell’Associazione Monaco Danza e  patrocinata dal Comune di Massafra, Levante Danza Festival raccoglierà al suo interno numerose iniziative: oltre al concorso internazionale a premi per le categorie neoclassica, modern jazz, funky, contemporaneo, hip hop, break dancestage, sarà infatti possibile partecipare a conferenze, esibizioni musicali, audizioni e sfilate.
L'evento sarà inoltre l'occasione per conoscere il territorio, grazie all'organizzazione di visite guidate gratuite, di bus navetta e di brochure illustrative.
Comune: Massafra
Provincia: Taranto
Località: Parco Madre Teresa di Calcutta
Indirizzo: viale Guglielo Marconi - 74016
Telefono: (+39)0998854760
Sito web: www.levantedanzafestival.it
E-mail: info@levantedanzafestival.it
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16 luglio 2011 6 16 /07 /luglio /2011 08:24



“Popsophia”, Festival del contemporaneo
“Popsophia”, Festival del contemporaneo
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Dal 15 luglio al 7 agosto si svolge a Civitanova un festival annuale, denominato “Popsophia, festival del contemporaneo”.
La consapevolezza che l’arte e la cultura, rese accattivanti e accessibili, siano risorse importanti ha spinto a progettare un appuntamento annuale che possa diventare punto di riferimento nel calendario estivo della Regione Marche. La battaglia delle idee arriva nella popular culture, usando “le armi migliori” a disposizione della filosofia: dal pensiero critico alla “decostruzione”. Pensato come un festival annuale, ‘Popsophia’, ha per tema i linguaggi del “contemporaneo”, declinati in un programma vasto e multidisciplinare, in grado di far conoscere ed apprezzare all’opinione pubblica tutte le implicazioni culturali della realtà quotidiana.
Il luogo di svolgimento dell’iniziativa corrisponde il venerdì al lido Cluana ed al corso principale di Civitanova Marche, mentre il sabato e la domenica il festival occuperà l’intero centro storico di Civitanova Alta, scrigno antico della città che sorge nell’entroterra collinare, a tre chilometri dalla costa, ma immediatamente raggiungibile dal casello autostradale dell’A14 o dalle statali 16 Adriatica e 77 Val di Chienti.
Il festival prevede la trasformazione di gran parte del centro storico in una vera e propria cittadella dell’arte, dello spettacolo e del pensiero a servizio prima di tutto dei civitanovesi e poi di tutti i turisti della costa adriatica e non solo per loro.

Gli spazi

Con il Festival si punta alla valorizzazione dei tanti spazi recuperati in questi ultimi anni e destinati alla cultura. I grandi contenitori di eventi intellettuali e artistici possono permettere di elaborare una formula inedita: non un singolo tema o un singolo appuntamento, ma la contemporaneità di conferenze, di laboratori scientifici, di giardini tematici e caffè letterari. Utilizzando a pieno regime piazze, teatri, chiese e chiostri si realizzerà quella piccola città ideale, luogo di intrattenimento, che stimoli il pensiero, la curiosità, la discussione e il piacere di stare insieme.

Le mostre

Il festival viene inaugurato da un complesso di sei mostre, svolte in collaborazione con la Pinacoteca Civica Galleria d’Arte “Marco Moretti” e tutte attraversate dal tema della ‘cura del bello’.
- “La filosofia del bello. Mode e modi di essere nell’Italia della Belle Epoque”; la mostra a cura di Stefano Papetti espone quadri, abiti, accessori e foto di quel periodo storico, culturale e artistico che va dalla fine dell’Ottocento e si conclude una quindicina d’anni dopo con lo scoppio della prima guerra mondiale.
- “D’Annunzio segreto”; la mostra, a cura di Giordano Bruno Guerri, accoglierà più di cento oggetti, preziosi e di uso comune, che hanno accompagnato la vita del Vate e delle sue donne, rimasti fino a ora inaccessibili agli occhi del pubblico. La mostra è patrocinata dal “Vittoriale degli Italiani”.
- “Segni, forme, colori”; la mostra, a cura di Riccardo Ruggeri, ricrea uno studio di ‘video arte’, basato sulla creazione e riproduzione di immagini in movimento mediante strumentazioni video
- “Sogno e realtà”; la mostra raccoglie le foto inedite di Bengt Wanselius, (15 anni come fotografo di casa al Royal Dramatic Theatre di Stoccolma, ha collaborato con i più noti registi teatrali come Arthur Miller, Andrzej Wajda, Robert Lepage, e con Ingmar Bergman per quasi 20 anni) dedicate alle bellezze della regione Marche, interpretate da Saburo Teshigawara, coreografo di punta della scena internazionale della danza contemporanea, ospite del festival Civitanova Danza 2010.
- “Il bello possibile”; mostra seleziona alcune emblematiche costruzioni recenti, progetti attuali, critica estetica e architettura contemporanea.
- “La musica delle cose”; una lettura per immagini (sale dell’ex Liceo Classico), a cura di Raffella Toffolo.

I temi
La formula si articola in quattro weekend tematici: Filosofia, Fashion, Fiction e Futuro (le quattro effe). Quattro weekend che ospitano la ricchezza e la complessità della cultura contemporanea ed impegnano le migliori energie intellettuali in un appuntamento intelligente, dove tutti i saperi si rimescolano e dove tutto converge verso la comprensione della “modernità”: dalla musica alla moda, dalla televisione al cinema, fino ad approdare alla riflessione filosofica sulla contemporaneità.

I protagonisti

A Popsophia grandi personalità della cultura e dello spettacolo giocheranno la loro partita culturale sui temi della contemporaneità. Hanno dato la loro disponibilità a presenziare ad uno degli appuntamenti. Fra i primi a confermare la propria partecipazione ci sono: Umberto Galimberti, Giordano Bruno Guerri, Umberto Curi, Giulio Giorello, Alessandro Bergonzoni, Franca Leosini, Remo Bodei, Giacomo Marramao, Platinette, Arnaldo Colasanti, Barbara Alberti, Francesca Rigotti, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Simone Regazzoni Leonetta Bentivoglio, Carola Barbero, Vincenzo Mollica, Aldo Busi, Elio Matassi, Quirino Principe, Margherita Hack, David Riondino, Federico Moccia, Enrico Ghezzi. Popsophia ha già costituito un suo comitato scientifico e alla presidenza del “Consiglio Culturale” ha nominato il prof. Umberto Curi, ordinario di Storia della Filosofia al Liviano di Padova.

Le Rassegne
Il Festival propone una nuova strategia di gestione dell’appuntamento culturale, degli attori che lo gestiscono e lo progettano e dell’impatto che deve avere in ambito sociale ed economico. Tutte le iniziative convergono verso tratti unificanti nel tempo e nei luoghi:
PENSARE IL FUTURO – Grandi pensatori contemporanei sul tema del futuro – Ogni venerdì
DANZA URBANA – Piccola rassegna coreutica – Ogni venerdì, a cura di Civitanova Danza
POP FILOSOFIA – Il pensiero critico affronta la ‘popular culture’ – Sabato e domenica
POP MUSIC – Musica live, con riflessioni sulla canzone moderna -Sabato e domenica
CRIME ANTOLOGY – ‘L’indagine’ tra cultura e giustizia – Sabato e domenica, a cura dell’Unione Camere Penali
LA CLASSICA – Musica del ‘900 classica e contemporanea -Sabato e domenica
GIARDINO DELLA SCIENZA – Appuntamento con l’intrattenimento scientifico – Sabato e domenica, a cura dell’Istituto Sant’Agostino
CAFFE’ LETTERARIO -‘Tiratardi’, tra musica e letteratura – Sabato e domenica, a cura della Biblioteca Comunale Silvio Zavatti
LA CONSULENZA FILOSOFICA – Incontri per pensare fino a tardi -Sabato e domenica, a cura del Circolo Didattico Via Tacito
DANNUNZIANA – Vita e poesia del Vate -Sabato e domenica, a cura dell’Istituto Superiore Leonardo Da Vinci
MUSICA E SOCIETA’ – La storia raccontata dalle canzoni – Sabato e domenica

Data Inizio:15 luglio 2011
Data Fine: 07 agosto 2011
Luogo: Civitanova Marche, Centro Città
Sito Web: http://www.popsophia.it/


Redattore: RENZO DE SIMONE
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9 luglio 2011 6 09 /07 /luglio /2011 10:15
MITTELFEST 1991 - 2011- logo
MITTELFEST 1991 - 2011- logo
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Una finestra sull’Europa dello spettacolo, della musica, della cultura: in programma tra il 9 e il 24 luglio a Cividale del Friuli, MITTELFEST festeggia quest’anno la sua ventesima edizione. Vent’anni che hanno profondamente segnato la nostra Storia recente, ridisegnando i confini e gli assetti della Nuova Europa. Negli anni, la suggestiva cornice di Cividale del Friuli – centro storico del Friuli orientale, candidata a divenire patrimonio dell’umanità Unesco – ha ospitato alcuni tra i nomi e gli eventi spettacolari più importanti dell’area mitteleuropea. Il significato dell’Identità culturale, la sua vulnerabilità, la sua affermazione o negazione; le culture minoritarie, l’identità legata a temi quali l’emigrazione e l’immigrazione, il lavoro, la perdita di identità storica e morale, così come la riscoperta di identità antiche che hanno favorito la rinascita culturale di alcuni popoli: sono queste le principali riflessioni e suggestioni che ispirano il calendario artistico del festival, che quest’anno ruota attorno al tema “NAZIONI E IDENTITÀ”. Sedici giorni intensissimi di spettacoli, concerti, incontri con esperti di geopolitica ed eventi artistici in esclusiva. Sui tre filoni di teatro, musica e danza si alterneranno eventi di produzione e ospitalità internazionali, con prime nazionali e anteprime assolute. Il festival della Mitteleuropa ha significativamente ampliato quest’anno la sua durata, dai 9 giorni abituali alle 16 giornate del calendario 2011. Accanto al programma artistico sarà proposto al pubblico anche un percorso di incontri a sfondo geopolitico, dove spiccano i nomi di Edward Luttwak, Lucio Caracciolo, Toni Capuozzo e molti altri.

Realizzato, inoltre, in occasione dei vent’anni del festival un volume dal titolo “MITTELFEST 20 ANNI”, curato dal critico Roberto Canziani, che racchiude nelle sue 140 pagine la storia del festival scandita per immagini: un ricchissimo commento iconografico tratto dall’ampio archivio fotografico di Mittelfest.

 

Data Inizio:09 luglio 2011
Data Fine: 24 luglio 2011
Luogo: Cividale del Friuli, Cividale del Friuli
Telefono: 0432733966
E-mail: bergomasstefano@hotmail.it
Sito Web: http://www.mittelfest.org

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19 giugno 2011 7 19 /06 /giugno /2011 16:36

 

 

La Festa della Musica, è un evento a livello europeo che si tiene il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d’estate. Tutti i generi musicali sono coinvolti, così come tutti i pubblici, con l’obiettivo di rendere popolare la pratica musicale e di unire le persone di tutte le condizioni sociali, giovani e non, alle più diverse espressioni musicali.

 

Gli Appuntamenti: 6
Risultati ordinati per regione, provincia e date degli eventi
  •  
    • Cosenza
      • Festa della Musica 2011- "Era de maggio". Concerto di musica napoletana
        Cosenza, Archivio di Stato, complesso monumentale San Francesco di Paola
        Concerto - Il 21 giugno 2011 
        Martedì 21 giugno 2011 alle ore 19.00 l'Archivio di Stato di Cosenza presenta nel chiostro del complesso monumentale San Francesco di Paola, sede dell'Istituto, il concerto di musica napoletana "Era ...

      Campania

    • Avellino
      • Festa Europea della Musica al Carcere Borbonico
        Avellino, ex Carcere Borbonico
        Concerto - Il 21 giugno 2011 
        Il concerto di Jazz si terrà, per la prima volta, nel fossato del complesso monumentale di recente aperto al pubblico In occasione della Festa Europea della Musica 2011, che si terrà presso ...

      Liguria

    • Genova
      • Due secoli di musica italiana, intrattenimento musicale
        Genova, Museoteatro della Commenda di Prè
        Concerto - Il 21 giugno 2011 
        In occasione della FESTA DELLA MUSICA La Biblioteca Universitaria di Genova, in collaborazione con Mu.MA organizza un evento che comprende un concerto del pianista Andrea Bacchetti e una conferenza ...

      Molise

    • Isernia
      • "Musica ed Arte in una sera d'Estate"
        Venafro, Castello Pandone
        Concerto - Il 21 giugno 2011 
        La Soprintendenza BSAE del Molise e la Soprintendenza BAP del Molise, d'intesa con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise, propongono al pubblico un concerto del ...

      Piemonte

    • Biella
      • INCONTRI IN ARCHIVIO
        Biella, Archivio di Stato di Biella
        Convegno/conferenza - Il 21 giugno 2011 
        In occasione della Festa Europea della Musica, in collaborazioen con UPBeduca-Università Popolare Biellese incontro condotto da Alberto Galazzo su: Le portelle d’organo, tra funzionalità e ...

      Puglia

    • Barletta - Andria - Trani
      • Festa della Musica 2011: Concerto dal titolo "OLTRE I CONFINI"
        Andria, Castel del Monte
        Concerto - Il 21 giugno 2011 
        In occasione della Festa della Musica, evento a livello europeo che si svolge il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d’estate, a Castel del Monte - Andria si terrà un concerto dal ...
  • Calabria

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17 giugno 2011 5 17 /06 /giugno /2011 16:44


Mostra Fotografica "La Via Appia. Laboratorio di mondi possibili tra ferite ancora aperte"
Mostra Fotografica "La Via Appia. Laboratorio di mondi possibili tra ferite ancora aperte"
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“Per tutta la sua lunghezza, per un chilometro e più da una parte e dall’altra la via Appia era un monumento unico da salvare religiosamente intatto, per la sua storia e per le sue leggende, per le sue rovine e per i suoi alberi, per la campagna e per il paesaggio, per la vista, la solitudine, il silenzio, per la sua luce, le sue albe e i suoi tramonti…Andava salvata religiosamente perché da secoli gli uomini di talento di tutto il mondo l’avevano amata, descritta, dipinta, cantata, trasformandola in realtà fantastica, in momento dello spirito, creando un’opera d’arte di un’opera d’arte: la Via Appia era intoccabile, come l’Acropoli di Atene”

(A. Cederna, da I Gangsters dell’Appia, Il Mondo 8 Settembre 1953).

La mostra fotografica “La via Appia. Laboratorio di mondi possibili” vuole essere un contributo alla conoscenza della storia recente dell’Appia. È allestita nella sede di Capo di Bove, sulla Via Appia, acquistata nel 2002 dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma per accrescere il patrimonio pubblico dell’Appia e incrementare la conoscenza di questi luoghi dell’antichità. Oggi Capo di Bove è laboratorio di molteplici attività: punto di incontri culturali, sosta per la visita dell’antica strada e dei suoi monumenti, sede dell’archivio di Antonio Cederna e del Sistema Informativo dell’Appia.
Le circa 80 immagini fotografiche presentate sono solo una minima parte del repertorio ricchissimo che ha interessato l’Appia e si riferiscono a diversi periodi: dall’800 all’ inizio del ‘900, gli anni tra il 1950 e il 1970 e oggi.

Si tratta di vedute eseguite per lo più da chi ha frequentato e frequenta l’Appia con occhio attento per motivi di studio, ricerca, cronaca. In questo arco di tempo il paesaggio dell’Appia si è radicalmente modificato, a volte in meglio, per lo più in peggio come è illustrato, se pur in modo parziale, da alcune situazioni. Gli autori delle foto storiche sono, tra gli altri, John Henry Parker (1806 -1884), Dora e Agnese Bulwer (1890-1930 ca.), Esther Boise Van Deman (1862-1937), James e Domenico Anderson (1813-1877), Thomas Ashby (1891-1925). Alcune foto esposte fanno parte dell’Archivio Cederna, le più recenti sono state realizzate da Stefano Castellani.

L’obiettivo è quello di far conoscere ai cittadini le tappe principali di questa storia che ha visto l’impegno straordinario di personaggi illustri a partire dall’inizio dell’800 (Carlo Fea, Valadier, Canina), per il “ristabilimento” della via e di parte dei suoi monumenti e poi nel secolo successivo per la salvaguardia di questo importante ambito territoriale, affinché non se ne perdessero i caratteri e i valori e perché la strada, con il territorio che attraversa, non si trasformasse in una qualsiasi periferia della città.

L’Appia rappresenta il simbolo di tante battaglie, di proposte di legge, di iniziative popolari, di lotta all’abusivismo che qui, purtroppo, ha trovato una delle massime espressioni, ma non ha perduto completamente il suo fascino dato dai numerosi monumenti, ancora conservati in una sequenza straordinaria, e dal paesaggio che si è costituito nei secoli intorno a queste “rovine”.

Quello che è diventato pubblico ha costituito un’occasione di crescita per la conoscenza della storia antica e l’applicazione di metodi di ricerca, restauro e valorizzazione. Quello che è in proprietà privata, troppo spesso ha subito trasformazioni più o meno gravi, nell’esclusivo interesse individuale, violando regole indirizzate al rispetto dei valori del territorio dell’Appia. Per questo motivo è necessario non smettere di sperare in misure per un progetto in favore dell’Appia che ne sancisca i valori attraverso il reintegro di uno stato di legalità, con il fine primario di offrire alla comunità il godimento dell’insieme di storia, archeologia, paesaggio, natura che questo territorio racchiude.

E infatti il sottotitolo della mostra, “Laboratorio di mondi possibili”, vuole significare che è ancora credibile intervenire, lavorare, per conoscere e far riemergere brani di storia, attuare metodi di recupero e conservazione del patrimonio e opere per renderlo fruibile da parte di tutti, come è avvenuto per la Villa dei Quintili, per S. Maria Nova, per Capo di Bove, secondo l’esempio ottocentesco portato a compimento da Luigi Canina.
Nella trascrizione grafica del titolo VIA APPIA diventa MIA, ossia di ogni cittadino, nel momento in cui queste azioni di recupero vengono portate a termine.

Attraverso le immagini presentate nella mostra si può conoscere come sia stata e sia l’Appia di tutti, attraverso le vedute di fotografi dei secoli scorsi, che rimanevano incantati dall’imponenza dei monumenti nel paesaggio sconfinato. Attraverso le fotografie e le denunce di personaggi come Antonio Cederna, invece, si osserva la graduale distruzione; l’obiettivo attento di Stefano Castellani, che documenta tutto il lavoro svolto dalla Soprintendenza, cattura anche le suggestioni che i monumenti e i luoghi conservano ancora oggi.

In alcuni pannelli della mostra sono stati focalizzati punti di estremo interesse nel costante monitoraggio della salvaguardia del territorio: sono state riassunte le tappe principali della tutela dell’Appia, raccontata anche con documenti d’archivio e alcuni articoli di giornali. Fotografie aeree scattate in periodi diversi illustrano come si sia modificato l’agro romano attraversato dall’asse della Via Appia. E, infine, una esemplificazione di come i dati di questo immenso patrimonio sono gestiti: un Sistema Informativo che, all’interno di una più ampia classificazione dell’intero patrimonio della Soprintendenza, si sofferma sull’Appia.

La mostra è accompagnata da una raccolta di saggi nella collana Pesci Rossi edita da Electa dal titolo La via Appia, il bianco e il nero di un patrimonio italiano.



Ufficio stampa Electa
per la Soprintendenza speciale
per i beni archeologici di Roma
Gabriella Gatto
tel. 39 06 47 497 462
Via Sicilia 136– 00187 ROMA
press.electamusei@mondadori.it


INGRESSO LIBERO

Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma
Capo di Bove - Via Appia Antica 222
Orari: dalle 10 alle 16 – domenica dalle 10 alle 18
Servizi di accoglienza ALES
Informazioni 06 7806686
Visite guidate su prenotazione: 06 39967700, www.pierreci.it


Data Inizio:23 giugno 2011
Data Fine: 11 dicembre 2011
Costo del biglietto: gratuito; Per informazioni 06 7806686
Prenotazione: Telefono prenotazioni: visite guidate su prenotazione 06 39967700 (pierreci)
Luogo: Roma, Capo di Bove
Orario: Ore 10.00-16.00; domenica ore 10.00-18.00
Sito Web: http://archeoroma.beniculturali.it



Redattore: SANDRA TERRANOVA

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